Hanno macinato chilometri, passato ore ed ore all’interno delle associazioni, sempre pronti a farsi in quattro per le persone fragili e per regalare un sorriso. Adesso a mettergli un freno, complice età e paura è stata la pandemia. Uno dei tanti effetti di questa emergenza è anche il dimezzamento del numero di volontari attivi nel trasporto sociale e verso le strutture ospedaliere. Un caso su tutti: quello della Pubblica Assistenza di Siena che in linea con le altre associazioni di volontariato sta facendo i conti con un netto calo di volontari nell’ultimo periodo nonostante i loro impegni e le loro attività siano sempre le stesse se non in aumento. “Ci stiamo facendo in quattro – afferma il presidente Fabio Lapisti a Siena Tv – ma registriamo una riduzione del personale del 30/40%. Fortunatamente ci sono dei “fedelissimi” dell’associazione e fanno più servizi del normale, ma siamo in difficoltà”.
“Noi cerchiamo di dotare i volontari di tutti i presidi sanitari necessari per effettuare i servizi, anche mettendo qualcosa di tasca nostra – prosegue Lapisti – Abbiamo una base di giovani che frequentano l’associazione e sono meno preoccupati sull’attività, poi c’è una fascia di persone di mezza età con lavoro e famiglia che purtroppo ha difficoltà a garantire la presenza, e la fascia di persone più anziane è legittimamente più spaventata nel fare servizio”.
