L'estate nelle carceri, rovente e sovraffollata. Il garante: "Un incubo"

Tra caldo estremo e sovraffollamento la situazione è molto delicata nel carcere di Ranza a San Gimignano

Di Redazione | 10 Agosto 2021 alle 18:41

L'estate nelle carceri, rovente e sovraffollata. Il garante: "Un incubo"

Le temperature in aumento sono la scintilla che fa scoppiare un incendio di sofferenza all’interno delle carceri. Anche al carcere di Ranza a San Gimignano, come nella maggior parte delle carceri italiane sovraffollate, la situazione d’estate diventa estrema e allarmante.

“A San Gimignano ci sono 277 detenuti rispetto ai 235 posti – spiega la garante dei detenuti Sofia Ciuffoletti – Il problema è molto grave e ora è aggravato dal caldo, ma deriva anche dalla fatiscenza di queste strutture. Tra l’altro in questo momento un’ala di Ranza è impegnata in lavori che sono necessari. Ancora oggi moltissimi detenuti comprano l’acqua in bottiglia per bere e lavarsi: c’è una situazione di penuria di approvvigionamento idrico che diventa ancora più drammatica in estate, in violazione di quel principio cardine che è il divieto di tortura e di trattamento disumano e degradante“.

Questo rimane il tema principale, ovvero il sovraffollamento che con il caldo diventa un grande problema. I detenuti passano anche 20 al giorno ore in una cella di 12 metri quadri con altre tre persone, con 40° fuori e 45° nelle celle. In agosto non ci sono neanche le attività trattamentali e i corsi come la scuola, falegnameria e giardinaggio sono inesistenti. Tutto questo porta sempre più spesso ad atti autolesionisti e suicidi, che si accentuano in queste situazioni estreme: questo momento è quello in cui si verifica il picco annuale di questi atti.

Se la situazione per il carcere di Ranza resta molto difficile, diversa è quella che riguarda il carcere di Santo Spirito a Siena che, grazie alla predisposizione del carcere e anche ad un numero ridotto di persone al suo interno, non sta vivendo tali disagi. “Il carcere di Siena è una situazione particolare, perché è un carcere molto piccolo, una casa circondariale realizzata nella struttura di un vecchissimo convento e in questo momento ospita poco più di 50 persone – spiega la garante dei detenuti Cecilia Collini – Nella situazione problematica in certe strutture carcerarie il carcere di Siena non presenta particolari problemi”.



Articoli correlati