Masgalano, il principe Rubini: "Non è mai stato richiesto un incontro a tre tra noi, Comune e Pantera"

"A testimonianza del valore che diamo alle contrade, avevamo pensato, in tempi non sospetti, ad un progetto, che partirà nei prossimi giorni, e che riguarderà personaggi del passato, che sono stati contradaioli e goliardi"

Di Redazione | 8 Giugno 2022 alle 18:00

“Vorrei chiarire che da parte nostra non c’è stato menefreghismo o poca considerazione delle contrade, del cui valore ho assoluta coscienza e rispetto. Io ero all’oscuro della richiesta della Pantera fin quando sono stato contattato dal Priore che me l’ha esposta. Non c’è mai stato un incontro a tre tra noi, il Comune e la Contrada della Pantera per parlare della questione, non mi è mai stato chiesto. Io avrei anche potuto accettare un altro slittamento, ma volevo la garanzia scritta che, se non quest’anno, la nostra offerta del Masgalano sarebbe stata l’anno prossimo, anche per non sprecare un’opera che era praticamente già pronta. E questa garanzia non potevo averla al termine di una semplice telefonata”.

A parlare ai microfoni di Siena Tv è il principe delle Feriae Matricularum Michele Rubini, che si è trovato suo malgrado a gestire l’enorme polemica che si è generata sull’offerta del Masgalano e si è sentito anche offeso dai commenti ricevuti sui social. “Noi non siamo solo quelli che fanno coccodè o vanno in giro con strane macchine coperte da scritte volgari – aggiunge -, l’idea del Masgalano è nata quattro anni fa e la nostra determinazione nell’andare avanti testimonia quanto ci teniamo. Non solo, ma a testimonianza del valore che diamo alle contrade, avevamo pensato, in tempi non sospetti, ad un progetto, che partirà nei prossimi giorni, e che riguarderà personaggi del passato, che sono stati contradaioli e goliardi.

Voleva essere un messaggio di un legame forte, invece è passato un atto di prepotenza che non c’è stato, da nessun punto di vista, con nessuna volontà e soprattutto nei confronti di nessuno”.



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