Medici Fase 2: una cabina di regia ospedale/territorio

I medici degli ordini della Toscana stilano un documento in 14 punti. Roberto Monaco: “La professione è pronta”

Di Redazione | 23 Maggio 2020 alle 15:40

Medici Fase 2: una cabina di regia ospedale/territorio

Un documento in quattordici punti, quello messo a punto dagli ordini dei medici della Toscana e presentato alla stampa in video conferenza. L’obiettivo comune: quello di una fase 2 in totale sicurezza per i cittadini così come per gli operatori sanitari, pesantemente coinvolti nella battaglia al COVID19. Nel documento sono state individuate proposte mirate, dal mantenimento della rete di ospedali COVID19 alla mappatura in tempo reale di tutti i contagiati tra gli operatori sanitari.

Per il territorio senese ha partecipato alla conference call, Roberto Monaco segretario Nazionale della Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri e presidente dell’Ordine di Siena che ha parlato di una cabina di regia.

Sarebbe utile istituire una cabina di regia ospedale/territorio dove i medici ospedalieri e territoriali possano confrontarsi. La Professione in questi mesi ha dimostrato di saper gestire l’emergenza, anche a rischio della propria vita. La Professione è quindi pronta a dare il proprio contributo come protagonista nella ripartenza della fase 2, forte di un codice deontologico e di una passione che non ci ha fatto arretrare nemmeno di un centimetro contro la lotta al virus”.

L’esperienza vissuta nelle varie regioni ci ha fatto capire che il covid-19 si debba affrontare a livello territoriale. Questo permetterebbe agli ospedali un’organizzazione più fluida non solo verso una maggiore appropriatezza dei ricoveri Covid, ma anche per poter programmare una fase 2 che riporti l’attenzione anche verso tutte le altre patologie, che in tempo di Covid non sono andate in vacanza e che necessitano considerazione.

 Bisogna ritornare a pensare alla prevenzione e per farlo bisogna che il territorio sia attore co- protagonista. I medici di medicina generale, i medici di continuità assistenziale, i pediatri di libera scelta, tutti i medici del territorio devono avere un ruolo di “sentinella “per poter intercettare precocemente i bisogni di salute della popolazione e convogliare questi bisogni nei percorsi più appropriati”.

La Fase 1 è ormai alle spalle, adesso si guarda oltre.

Nella fase 1 l’assistenza ospedaliera ha retto grazie all’abnegazione e al sacrificio dei medici ospedalieri, ora è il momento, in fase 2, di passare alla vera integrazione ospedale territorio. I medici del territorio e i medici ospedalieri sono pronti, la professione intera è pronta. Lo abbiamo dimostrato onorando la costituzione e il nostro codice deontologico”.



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