Mobilità urbana, le proposte degli Amici della Bicicletta

"Tutti gli interventi ipotizzati sono a basso costo, realizzabili in tempi contenuti, proprio per dare risposte rapide alle esigenze del momento, e collegabili con i contenuti che dovrebbe avere il PUMS di Siena, una volta definitivamente approvato".

Di Redazione | 5 Giugno 2020 alle 10:57

Mobilità urbana, le proposte degli Amici della Bicicletta

“Tra le molte emergenze che la pandemia Covid19 ha posto con drammatica urgenza, quella della mobilità urbana risulta centrale per una nuova vivibilità delle città italiane. Per rispondere alle conseguenze che le norme di distanziamento sociale hanno inevitabilmente causato – vedi il settore del trasporto pubblico locale – e per guardare con rinnovata fiducia ad una mobilità nuova, meno inquinante e rispettosa dei diritti di tutti, le associazioni FIAB Siena Amici della Bicicletta, Pedale Senese, Sienaintelligente e WWF Siena hanno elaborato e inviato al Sindaco De Mossi una proposta denominata Piano Emergenziale per la Mobilità Urbana Post-Covid. Tale proposta vuole dare forza e spazio a forme di mobilità non congestionanti, per evitare che la tanto auspicata “ripartenza” non resti penalizzata da una cattiva gestione della mobilità urbana moltiplicatrice di traffico motorizzato”.

Con queste parole, il sito adbsiena.it, ha elencato le proposte che l’Associazione ha portato nei giorni scorsi all’attenzione del Comune di Siena. Un Pdf (consultabile sul sito) che illustra puntualmente gli interventi necessari per dotare anche Siena di piste ciclabili urbane. Scendendo nel dettaglio, la proposta si concentra sui quartieri Petriccio-Acquacalda, sull’asse Stellino-Porta Camollia, con la variante di via Mameli-via Avignone, e sull’anello San Prospero- San Domenico-La Lizza. Aree densamente abitate che presentano significativi poli attrattori di traffico (scuole, impianti sportivi, aziende e imprese come la GSK e il MPS, supermercati ecc.) e che si sviluppano in un territorio che non propone forti altimetrie per la mobilità in bicicletta.

Presupposto della proposta è l’istituzione in tutti questi quartieri di “zone 30” con puntuali interventi di moderazione del traffico che permettano una mobilità sicura ad ogni utente della strada. Detto ciò, date le caratteristiche delle carreggiate – ampiezza e presenza di percorsi a traffico interdetto alle auto – lo studio propone la creazione di corsie ciclabili (da non confondersi con piste ciclabili vere e proprie). Come previsto e disciplinato dall’art. 229 c.3 lettera “a” punto 2 del D.L. 34/2020 (“Decreto Rilancio”), si tratta di settori della carreggiata stradale già esistente delimitati per mezzo di una striscia bianca discontinua e destinati alla circolazione delle biciclette.

“Tutti gli interventi ipotizzati sono a basso costo, realizzabili in tempi contenuti, proprio per dare risposte rapide alle esigenze del momento, e collegabili con i contenuti che dovrebbe avere il PUMS di Siena, una volta definitivamente approvato.

Infine questo Piano Emergenziale per la Mobilità Urbana Post-Covid, implementabile con inderogabili interventi sul bike sharing, potrà costituire un modello, da verificare ed eventualmente migliorare, per un’estensione ad altre zone cittadine, come ad esempio la zona sud.

L’auspicio dei promotori è che la Giunta convochi in tempi rapidi gli estensori del progetto per una sua discussione e attuazione”.



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