Montepulciano, rinvenuto oppio e hashish in un'abitazione

Di Redazione | 20 Maggio 2019 alle 11:13

Montepulciano, rinvenuto oppio e hashish in un'abitazione

Trovati 139 grammi di oppio e 100 grammi di hashish

Capita sempre così, quando i carabinieri rinvengono della droga in un’auto fermata e perquisita anche solo per un semplice sospetto, la perquisizione viene estesa anche all’abitazione dei fermati e molto spesso è li che si recupera il quantitativo più rilevante. Così, i carabinieri di Montepulciano hanno fermato ieri sera una Dacia Dokker che già era stata notata in passato aggirarsi in maniera anomala, lentamente, nelle aree cittadine che sono conosciute come quelle nelle quali si spaccia e si consumano stupefacenti tra i giovani. Il fenomeno a Montepulciano non è per fortuna particolarmente rilevante, ma occorre comunque contrastarlo, porre freno alla sua diffusione affinché non dilaghi. A bordo di quell’autovettura vi erano due fratelli di 36 e 33 anni, un bracciante e un imbianchino, originari di Chiusi ma residenti a Montepulciano. Si è trattato di un normale controllo, ma in realtà i carabinieri attendevano l’occasione giusta per poterli fermare visto che i due erano sospettati di gravitare nell’ambiente dello spaccio. Addosso al fratello maggiore veniva rinvenuto mezzo grammo di oppio e mezzo grammo di hashish. Scaturiva così l’occasione per approfondire la ricerca nell’abitazione che i due incensurati dividono, ed era li che venivano trovati ulteriori 139 grammi di oppio e 100 grammi di hashish, il tesoretto della ditta familiare, oltre che due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza in palline di cellophane termosaldato. Quanto necessario dunque perché i due potessero essere dichiarati in arresto e tradotti al carcere senese di Santo Spirito. L’oppio pressato non è eroina, somiglia all’hashish e come questo normalmente viene fumato. Inizialmente i militari avevano pensato si trattasse di hascisc con una diversa sfumatura di colore, ma la reazione del narcotest cristallizzava l’appartenenza di quella materia agli oppiacei. Naturalmente nessuna informazione aggiuntiva è pervenuta dagli arrestati. Il fratello maggiore, con un comportamento in questo senso non censurabile, si è attribuito ogni responsabilità per scagionare quello minore, entrambi dovranno spiegare a un giudice a cosa servisse l’armamentario rinvenuto dai carabinieri della Compagnia di Montepulciano. Nel frattempo quelle sostanze dovranno essere sottoposte ad analisi tossicologiche presso il laboratorio dei Carabinieri di Grosseto, specializzato in tali ricerche. Sarà interessante anche poter comprendere come possa essere utilizzato quell’oppio, visto che anche nel mondo della tossicodipendenza le mode si alternano nel tempo.



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