Murlo e il castello scomparso, Ricci: "Valorizzeremo al meglio questo ritrovamento"

A Buongiorno Siena il sindaco di Murlo Davide Ricci, che scoraggia i curiosi ad andare sul posto: "Al momento non è un luogo visitabile, serve un permesso specifico di Anas"

Di Redazione | 24 Febbraio 2025 alle 15:31

Durante i lavori per il raddoppio della Siena-Grosseto, qualche settimana fa, sono riemersi i ruderi del borgo di Macereto e del Castello.
“Si sapeva che in quella zona, oltre ad essere famosa per i bagni del Doccio e di Macereto, c’era anche un castello cinto da mura che viene ricordato già all’inizio del XII° secolo – ha detto a ‘Buongiorno Siena’ il sindaco di Murlo Davide Ricci – che per due-tre secoli è andato avanti come struttura anche in funzione di quello che c’era intorno, un ospedale, una chiesa, i bagni appunto. Con le pestilenze e le alluvioni il castello diventa un rudere e perde la sua importanza. Adesso sono riemersi i resti, con anche tanti oggetti della vita comune di allora: monete, stoviglie, piatti decorati e stemmi di famiglie.
Mi preme sottolineare che non è un luogo visitabile, ora non si può andare sul posto – aggiunge il sindaco -. Ci sono i lavori in corso, c’è un cantiere aperto, la strada è pericolosa per essere percorsa a piedi, quindi non fatevi sopraffare dalla curiosità.  Noi ci siamo stati con un permesso specifico di Anas. Probabilmente quella che è riaffiorata è la parte periferica del castello che è più a monte al di là dell’attuale Siena-Grosseto.
Proprio oggi ho in programma di parlare con la Soprintendenza per pianificare un lavoro di concerto tra Comune, Soprintendenza e Anas, per capire come valorizzare questo ritrovamento, che potrebbe dare origine ad altri ritrovamenti importanti.
I lavori del raddoppio della Siena-Grosseto comunque non si fermano, è un’opera che attendiamo tutti da tempo ed è giusto così”, ha concluso il sindaco.


Articoli correlati