“Attualmente abbiamo complessivamente 250 dipendenti. Con la stagione che inizia a marzo e le nuove aperture contiamo di assumere altri 180 dipendenti”. Questi i progetti che il direttore operativo della società Nannini, Michele Mazzeo, ha annunciato il 25 novembre 2022. La campagna di assunzioni coinvolgerebbe anche Siena ma a stridere con quelle affermazioni sarebbero due licenziamenti disposti negli ultimi mesi dell’anno appena finito, uno dei quali 8 giorni dopo le dichiarazioni di Mazzeo.
“Era il 3 dicembre e ed ero a lavoro – ha raccontato ai nostri microfoni Naoual Hams, ex barista Nannini – finito il turno mi ha chiamato il responsabile di un altro locale e mi ha consegnato una lettera. Mi ha detto che l’azienda gliel’ha data per consegnarmela. L’ho aperta e c’era il mio licenziamento in tronco”.
Le motivazioni che il Gruppo Nannini, società che gravita nella galassia di Sielna Spa, avrebbe fornito per il licenziamento sono le seguenti: “Per una gestione più economica – ha spiegato Naoual Hams -. Ma il mio stipendio non era così elevato da gravare sull’azienda. Nella stessa lettera c’era scritto che mi avrebbero pagato il preavviso di 30 giorni, io però dal 3 dicembre sono stata a casa. Non ho capito perché, visto che l’azienda a detta loro è in difficoltà, non ha sfruttato quei 30 giorni per far smaltire le ferie agli altri colleghi. Dai dirigenti poi non ho avuto risposte”.
Il caso di Naoual Hams, che ha già presentato la richiesta di impugnazione del licenziamento, potrebbe essere un sintomo di una situazione di difficoltà diffusa all’interno di Nannini: “Sicuramente non è quello che vogliono far apparire. Hanno annunciato 100 assunzioni e 6 giorni dopo sono stata licenziata in tronco”.
