“Noi ci mettiamo il cuore”: il progetto della Pubblica Assistenza Valdarbia per le donne operate di tumore al seno

Le referenti Enza Terzuoli e Anna Tani: “Il cuore e la borsa non sono solo oggetti utili, ma il segno che qualcuno ha pensato a loro in un momento delicatissimo”

Di Simona Sassetti | 20 Settembre 2025 alle 9:31

Un cuore e una borsa che diventano sollievo, vicinanza e speranza. È questo il gesto che porta avanti la Pubblica Assistenza Valdarbia insieme al Gruppo Donatori di Sangue, con il progetto “Noi ci mettiamo il cuore”, dedicato alle pazienti della UOC Chirurgia Oncologica della mammella dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, diretta dal professor Donato Casella.

L’iniziativa nasce nel 2020 dall’intuizione di alcune volontarie che, confrontandosi con medici e specialiste, hanno pensato di realizzare un dono concreto per accompagnare le donne nel percorso post-operatorio. Così hanno creato un cuscino sotto-ascellare a forma di cuore, che con la sua forma ergonomica sostiene il braccio e riduce la pressione sulla zona operata alleviando il dolore, e una borsa porta-drenaggi che consente alle pazienti di muoversi con maggiore libertà e discrezione nei giorni della convalescenza. Due gesti semplici, ma capaci di rendere più sopportabile un momento tanto delicato. mIl progetto, subito accolto con entusiasmo dal reparto, ha subìto uno stop a causa della pandemia. Poi, l’8 marzo 2022, è arrivata la prima donazione: da allora i cuori e le borse sono consegnati in maniera periodica e continuativa, con l’obiettivo di raggiungere tutte le donne in cura.

“Ogni anno sempre più donne sono colpite da tumore al seno – racconta Enza Terzuoli, referente del progetto – e circa il 25-30% subisce anche lo svuotamento del cavo ascellare. Ciò comporta difficoltà a stare in posizione supina, richiede una riabilitazione particolare e rende necessario portare con sé i drenaggi per alcuni giorni. Da questa riflessione e dal confronto con gli specialisti è nata l’idea di donare questi supporti che possono essere molto utili”.

Accanto al cuore e alla borsa, le volontarie hanno ideato anche piccoli cuoricini di stoffa ricavati dagli scarti, trasformati in portachiavi, addobbi o segnaposto, che servono a far conoscere l’iniziativa e a raccogliere nuove risorse. “Ogni testimonianza che riceviamo – aggiunge Terzuoli – ci conferma quanto sia importante questo gesto: sapere che qualcuno ha pensato a loro in un momento così difficile gratifica più dell’oggetto stesso”.

Un progetto che non solo aiuta le pazienti, ma ha anche creato nuove forme di partecipazione al volontariato: “Molte donne – spiega Anna Tani, anche lei referente del progetto – che forse non si sarebbero mai avvicinate al volontariato tradizionale, hanno trovato in questa iniziativa un modo per dare una mano da casa, cucendo, lavando o donando stoffe. Nessun pezzo viene sprecato: ogni scampolo trova nuova vita, trasformandosi in qualcosa di utile e bello. È un modo per fare del bene alle pazienti e, allo stesso tempo, a sé stesse, perché il volontariato deve prima di tutto dare gioia a chi lo pratica”.

Ora il progetto guarda al futuro: il 25 ottobre la Pubblica Assistenza Valdarbia organizzerà una giornata dedicata alla prevenzione a Monteroni d’Arbia, un nuovo passo in avanti in un cammino che unisce solidarietà, salute e comunità. Un cuore e una borsa, dunque, che racchiudono molto più che stoffa: raccontano la forza di una rete di donne per le donne.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati