Odontoiatri di Siena, tra leggi di mercato e deontologia

I dentisti senesi si ritrovano sabato prossimo 11 ottobre per il convegno formativo “Codice Deontologico e Informazione sanitaria” a cura della Commissione Albo Odontoiatri dell’Omceo Siena.

Di Redazione | 8 Ottobre 2025 alle 21:00

Odontoiatri di Siena, tra leggi di mercato e deontologia. I dentisti senesi si ritrovano sabato prossimo 11 ottobre per il convegno formativo “Codice Deontologico e Informazione sanitaria” a cura della Commissione Albo Odontoiatri dell’Omceo Siena.

Le leggi di mercato valgono per tutti i settori, valgono anche per i professionisti del mondo della sanità e i professionisti che si prendono cura della nostra bocca, quindi dei nostri denti.

Però ci sono delle regole ben precise che, come ordine professionistico, gli Odontoiatri tengono a ribadire ai propri iscritti. Sabato 11 ottobre gli odontoiatri, sono chiamati a partecipare ad un corso di aggiornamento che si terrà presso l’albergo Four Points,dal titolo: “Codice Deontologico e Informazione sanitaria” a cura della Commissione Albo Odontoiatri dell’Omceo Siena.

Un tema delicato che entra anche nel vivo del mondo del “marketing”, sul modo di promuovere la vostra professione e il vostro lavoro ai clienti/pazienti.

“Sabato 11 ottobre ci troviamo per un evento culturale sul codice deontologico e sulla pubblicità sanitaria o, meglio ancora, informazione sanitaria, che i nostri iscritti quotidianamente esercitano. – ha spiegato Antonio Natale presidente della Commissione Albo Odontoiatri – La nostra professione è dibattuta tra l’esercizio con decoro, come prescrive il codice deontologico, la normativa vigente in tema di informazione sanitaria e l’aggressione che quotidianamente avviene sui social media, con forme di promozione che non sono corrette”.

Qual è il punto critico di tutta la questione?

“Siamo dei professionisti iscritti obbligatoriamente ad un Albo perché esercitiamo una professione protetta, una professione che custodisce e tutela il bene salute. La salute è un bene primario, nobile, tutelato dalla Costituzione. L’articolo 2 e l’articolo 32 mirano proprio a far sì che lo Stato, e noi come ordine medico, ente sussidiario dello Stato, aiutiamo lo Stato nella tutela e nella cura della salute. Siamo l’anello di congiunzione tra le prestazioni che i nostri iscritti devono offrire al meglio delle loro capacità e in un contesto di sicurezza, e tutti i cittadini che sono potenziali fruitori di queste prestazioni”.

Come può un odontoiatra fare promozione al suo lavoro?

“Il cittadino si deve curare in maniera libera, scegliendo il proprio medico curante in maniera libera, non vincolata, da messaggi suggestivi, da messaggi che non sono veritieri, che non sono funzionali all’oggetto, cioè la cura deve essere specifica e adatta per quel paziente.  Non può esistere un messaggio che venga rivolto a tutti in maniera tendenziosa, in maniera suggestiva, promozionale”.

Bellezza estetica. Non solo i chirurghi plastico-ricostruttivi, ma anche i dermatologi, così come i dentisti, possono occuparsi di bellezza, soprattutto di quella del volto.

La medicina estetica è l’ultima frontiera, per l’odontoiatria. Nel 2023 è stata approvata una legge, la 56, che estende la possibilità per gli odontoiatri di esercitare cure estetiche, mini invasive, non solo per il terzo inferiore e medio del volto e non solo come accessorio obbligatorio delle cure dentistiche vere e proprie dentro la bocca, ma esteso anche a tutto il volto, quindi terzo inferiore, terzo medio e terzo superiore del volto, a prescindere dalle cure dentistiche dentro la bocca”.

Da un lato è un’opportunità di lavoro per gli iscritti all’albo, dall’altro è una grossa responsabilità.

Stiamo vigilando in particolar modo sulla preparazione già degli studenti di odontoiatria, così come sulla preparazione adeguata di coloro che nell’ambito professionale si vogliono dedicare a questa branca nuova. Ovviamente noi siamo in ottimi rapporti con tutti gli altri specialisti, medici, chirurghi, specialisti che si occupano dell’estetica e della medicina del volto, il fine è sempre lo stesso, quello di tutelare la salute”.

Il cittadino è un po’ disarmato, si vede arrivare una valanga di notizie pubblicitarie, in maniera anche involontaria, aprendo un cellulare, sfogliando un giornale, si propongono trattamenti veloci, economici, rapidi, con la massima resa.

“Soltanto un rapporto medico-paziente già esistente e dopo una diagnosi, può portare a delle cure eventuali, che vanno sempre individualizzate caso per caso. Non può esserci una pubblicità che sia rivolta a tutti in maniera indiscriminata, e non si può promettere a tutti tutto. La medicina è una scienza, non è l’estetica il fine del nostro lavoro, bensì il benessere complessivo dell’individuo, psico-fisico, quindi anche l’estetica è importante, ma arriva alla fine di un processo di collaborazione, di alleanza terapeutica medico-paziente”.



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