Origine in etichetta per gli agrumi, Coldiretti Siena: "Trasparenza tutela il Made in Italy"

Di Redazione | 15 Gennaio 2018 alle 14:28

Origine in etichetta per gli agrumi, Coldiretti Siena: "Trasparenza tutela il Made in Italy"

L’associazione spinge per la trasparenza per tutti i prodotti agroalimentari per combattere la concorrenza sleale dei prodotti importati dall’estero

Coldiretti Siena prende posizione sulla questione della trasparenza nell’indicazione dell’origine e della provenienza dei prodotti. Al tavolo agrumicolo convocato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, Coldiretti ha chiesto maggiori regole sull’indicazione della provenienza di queste materie prime e la sezione senese non fa eccezione:

“L’attuazione di politiche volte ad una maggiore trasparenza sulla provenienza dei prodotti aiuta le aziende agroalimentari italiane di qualità e le tutela nei confronti di tutti coloro che, attraverso l’utilizzo dell’immagine di prodotti Made in Italy, cercano di promuovere prodotti che italiani non sono – dichiara Coldiretti Siena – Noi abbiamo sostenuto fortemente l’applicazione di regole che obbligassero alla trasparenza, come è successo per il latte e derivati, e per il grano, riso e pasta. E da Siena faremo lo stesso anche con questa campagna che spinge per estendere l’obbligo di trasparenza agli agrumi ed alla frutta utilizzati per produrre aranciate e succhi di frutta”.

Dall’associazione viene messo sotto accusa il prezzo troppo basso stabilito per gli agricoltori che non riescono neanche a coprire i costi di raccolta, con una concorrenza sleale dei prodotti esteri che determina uno svantaggio competitivo per le imprese nostrane. In questo contesto particolarmente preoccupante è la trattativa dell’Unione Europea con i Paesi del Mercosur che rischia di avere effetti catastrofici sul settore degli agrumi Made in Italy.

“L’Italia deve percorrere la strada della trasparenza per tutti i prodotti agroalimentari – ha concluso Coldiretti Siena – L’84% degli italiani ritiene importante che nei succhi venga indicata l’origine della frutta impiegata secondo la consultazioni on line del Ministero delle Politiche Agricole. Una indicazione che va raccolta con un provvedimento ad hoc. Si tratta peraltro di una esigenza per i consumatori e di necessità per salvare gli agrumi italiani con una pianta di arance su tre (31%) che è stata tagliata negli ultimi quindici anni, ma si sono anche verificati il dimezzamento dei limoni (-50%) e una riduzione del 18% delle piante di clementine e mandarini, sulla base dell’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Istat”.

 



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