Palio 3 luglio, Oca al via i festeggiamenti, il Governatore Laini: "la nostra contrada come una divinità"

Giovedì la presentazione del numero unico, sabato la cena della vittoria con oltre duemila presenze

Di Veronica Costa | 16 Settembre 2025 alle 19:30

“Semper Oca“, questo il titolo che presenta l’inizio dei festeggiamenti per la vittoria del Palio del 3 luglio con Tittia e Diodoro nella contrada dell’Oca. Dopo ben 68 cenini che hanno animato l’intero rione negli ultimi mesi la contrada di Fontebranda si prepara a dare il via alle celebrazioni ufficiali.
“Ovviamente sono stati mesi di grande entusiasmo per la vittoria riportata sul campo, entusiasmo che si è poi riflesso in tutte le attività che hanno preceduto i festeggiamenti svolti nella contrada, afferma il Governatore Claudio Laini. La cosa che mi ha fatto più piacere è stato vedere l’entusiasmo delle persone nel preparare le serate, la volontà di collaborare tra i vari gruppi e fasce d’età”.

Al via giovedì con la presentazione del numero unico per culminare sabato con la cena della vittoria con oltre duemila presenze. Poi i cenini fino a sabato 27 settembre con una festa tra antiche civiltà, dai maya ai greci agli egizi, che chiuderà la settimana di festeggiamenti.
“Iniziamo giovedì 18 settembre alle 18:30 con la presentazione del nostro Numero Unico. A seguire, ci sarà un aperitivo e una cena, in forma un po’ ridotta, dedicata ai contradaioli. Venerdì 19, alle 19, si terrà il ricevimento delle autorità. Subito dopo, l’evento sarà aperto anche a tutti i contradaioli, in una forma un po’ diversa rispetto al passato, offrendo a tutta la contrada un dessert per brindare insieme. Sabato 20 ci sarà la cena della vittoria. I numeri previsti sono in linea con quelli della festa di due anni fa: oltre 2000, tra i 2100 e i 2200 commensali .Dal lunedì inizierà una serie di cerini a tema, fino ad arrivare alla serata finale di sabato 27., si tratta di una grande serata con varie ambientazioni. Il titolo è Semper Oca, il filo conduttore di tutti i festeggiamenti. Rappresenta la contrada dell’Oca come una sorta di divinità , che nell’arco dei secoli, tra civiltà e religioni pagane, è l’unica ad essere sopravvissuta, rimanendo costantemente e continuativamente vincente”.

 



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