I fantini sono sottoposti a critiche a volte anche feroci. “Di momenti che sono andati storti ce ne sono parecchi a volte per sfortuna e a volte per scelte sbagliate, alla fine è un percorso che devi mettere in conto di farle, perché tutto bene non può andare e quindi devi imparare anche a a superare ogni avversità” spiega così Giuseppe Zedde come funziona la vita professionale di chi ha intrapreso una carriera come quella del fantino del Palio. Certo che la tranquillità in famiglia, con la tua compagna, ti aiuta a superare tanti momenti. E mio figlio, che ha meno di un anno, mi da una bella carica”.
Gingillo è stato l’ospite della puntata di ieri di “Una vita da fantino“, il format condotto da Viola Carignani che va in onda ogni sera alle 22 su Siena Tv.
Istinto e ragionamento, due opposti che si toccano: “Visualizzi il percorso e ti immagini come potrebbero andare le cose ma, quando sei al canape la sera del Palio, devi anche affidarti all’istinto perché tutto avviene in frazioni di secondo e l’errore è sempre dietro l’angolo”.
Sui cavalli Gingillo è fiducioso: “Ci sono cavalli ben tenuti e allenati, quest’anno i capitani avranno possibilità di scegliere in un gruppo di cavalli di qualità e adatti al Palio, compresi alcuni debuttanti. Io sono per prendere tutti i cavalli migliori. La colpa (quando questo non succede, ndr) la prendono sempre i fantini, ma lassù ci sono i capitani, sono i capitani che decidono in base alle loro strategie. Non è uno scarica barile, ma le strategie le fanno loro e decidono loro cosa conviene fare, giusto o sbagliato che sia”.
E’ difficile individuare il cavallo giusto? “Puoi farti molte idee ma i cavalli sanno farti bugiardo e poi la Piazza è diversa dalla provincia: ci sono cavalli che in provincia volano e in Piazza non si trovano bene e viceversa”.
