Palio di Siena, l’appello di Lojudice: "Identità e appartenenza. Non dimentichiamo che è solo un gioco"

Il Cardinale Lojudice dopo la Messa del Fantino richiama Siena ai valori di identità e appartenenza nel giorno del Palio dell’Assunta

Di Redazione | 16 Agosto 2025 alle 9:52

Si è conclusa poco fa la Messa del Fantino, il tradizionale appuntamento religioso che apre la giornata più attesa dell’anno a Siena, quella del Palio dell’Assunta. Al termine della celebrazione, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo Metropolita di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, ha condiviso alcune riflessioni sul significato profondo della festa e delle sue radici.
“Due parole mi sembrano centrali: identità e appartenenza – ha sottolineato Lojudice -. A Siena questi valori sono vivi, forti, radicati. Un esempio che il mondo dovrebbe guardare, perché oggi uno dei problemi più grandi è proprio lo sfaldamento delle radici, soprattutto nelle grandi città, dove spesso manca qualsiasi senso di comunità”.

Il Cardinale ha però richiamato all’attenzione sul rischio di dare per scontata questa ricchezza: “Anche qui, nulla è garantito per sempre. Le tradizioni vanno trasmesse riempiendole costantemente di valori, affinché i giovani non le percepiscano solo come folklore, ma come qualcosa che porta un significato più profondo. Altrimenti il rischio che vadano perdute esiste”.

Sul tema dell’arte legata al Palio e ai drappelloni, spesso oggetto di discussione, Lojudice ha invitato a non irrigidire troppo i canoni: “L’arte contemporanea vive di linguaggi diversi e di libertà espressive. Finché si rimane entro certi limiti di rispetto e qualità, è giusto che un artista comunichi a suo modo. Se si va oltre, sfociando nel cattivo gusto o addirittura nel sacrilego, allora sì, sarebbe un problema. Ma nei lavori visti in questi anni ho sempre trovato opere di notevole pregio“.

Infine, un messaggio ai contradaioli nel giorno del Palio: “Buona festa. Passioni, tensioni e arrabbiature fanno parte del gioco, ma non dimentichiamo che resta pur sempre un gioco. Ricordo il mio primo Palio, nel 2019: la Contrada vincitrice intitolò il proprio Numero Unico con una frase semplice ma illuminante: è solo un gioco. Ecco, che sia così anche oggi”.



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