Ha voglia di rivincere un Palio, una voglia matta tanto da pensare di rinunciare anche a parte del compenso pur di ottenere la vittoria. A dirlo ai microfoni di Radio Siena Tv è Jonatan Bartoletti detto Scompiglio, sincero come sempre, senza mezze misure, sereno e incapace di mentire. “In questo mestiere, bellissimo, sarebbe meglio saperle dire a volte le bugie, a me non non riesce”.
A due giorni dall’estrazione che ha visto completarsi il quadro delle dieci al canape per la carriera di Provenzano, il fantino di Pistoia ha molte strade aperte perfino quella che porta a Camollia. “Non ho chiuso nulla, non ho dato priorità a nessuno, sono stato ben chiaro tutto l’inverno, voglio vincere e per vincere ci vuole anche il cavallo buono, quindi io sono aperto a molte soluzioni, non faccio differenza neanche tra Lupa o Istrice, non me le chiuderò di certo adesso a un mese dal Palio”.
Un rapporto costruito nel tempo è innegabile con il Bruco, il Valdimontone e la Chiocciola, senza dimenticare la Pantera. Insomma sono tante le contrade con cui Scompiglio ha rapporti, forse questa volta sono più quelle dalla sua parte che da quella del suo collega Tittia. “Conta tutto molto poco: avevo fatto cappotto nella Lupa l’anno prima e l’unica contrada aperta che avevo era la Giraffa per fortuna ebbe in sorte Sarbana la cavalla che volevo montare e ci ho vinto”.