Dovranno tutti essere iscritti nei ruoli federali di un Ente di Promozione Sportiva, della Federazione Italiana Sport Equestri o della Fitetrek Ante, i cavalli che prendono parte a palii, giostre e quintane.
A stabilirlo è la nuova normativa che è stata ampiamente spiegata durante il convegno veterinario organizzato dalla Asl Toscana Sud Est nella sala delle lupe di Palazzo Pubblico.
Presenti tutti i veterinari delle Asl toscane e molti liberi professionisti interessati proprio alle nuove regole del decreto Abodi, che è andato a sostituire l’ordinanza Martini. Tra i relatori due figure di spicco e punti di riferimento per il mondo del cavallo: Germano Di Corinto medico veterinario direttore dell’Ufficio Antidoping e Benessere del Cavallo del Masaf e Tommaso Di Paolo del Ministero della Salute – Ufficio Benessere.
Tre i requisiti fondamentali a cui ogni equide (cavallo, asino o mulo) deve avere, per poter essere definito “cavallo atleta” e poter quindi prendere parte a manifestazioni che si svolgono al di fuori degli impianti riconosciuti dal Masaf o dal Coni. Il primo requisito è quello di non essere DPA, cioè non può essere inserito nella catena alimentare. Il secondo è che deve essere iscritto ad uno stud book cioè un libro genealogico per i cavalli di razza o all’ Apa Associazione Allevatori dove vengono registrati i cavalli di “razza comune” senza cioè una genealogia riconosciuta dai vari stud book delle razze riconosciute. Il terzo requisito richiesto è quello che ogni equide debba essere inserito nei “repertori dei cavalli atleti” di enti riconosciuti dal Coni come Fise, Fitetrek Ante, Enti di Promozione Sportiva o al Masaf (che ancora non ha istituito il registro cavalli atleti, ndr).