Parco di Villa Rubini Manenti a Siena, in corso intervento di valorizzazione e tutela

In Consiglio l'assessore Bianchini ha fatto il punto sugli interventi al parco rispondendo all’interrogazione della consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni,

Di Redazione | 28 Gennaio 2024 alle 10:30

Parco di Villa Rubini Manenti a Siena, in corso intervento di valorizzazione e tutela

“L’amministrazione comunale è impegnata nell’attuazione di interventi volti al recupero e alla valorizzazione del Parco di Villa Rubini Manenti, nel rispetto della normativa sulla tutela dell’ambiente e dei beni culturali”. Così l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Gabriella Piccinni, del gruppo Partito Democratico, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi 26 gennaio, in merito ai lavori in corso nel parco della villa.

Bianchini ha specificato che “il progetto di Villa Rubini Manenti è articolato in due stralci funzionali, che riguardano rispettivamente le opere a verde e il restauro delle fontane, percorsi e pubblica illuminazione. Attualmente, stiamo concentrando gli sforzi sulle opere a verde, che includono potature mirate sulle piante del boschetto e di altre zone del parco. È importante sottolineare che gli interventi di potatura riguardano principalmente le piante di leccio di alto fusto, che presentavano rischi per la sicurezza pubblica a causa di malattie, attacchi patogeni e cedimenti strutturali in caso di fenomeni esterni, ad esempio eventi meteo particolarmente gravi”.

“Il progetto – ha evidenziato l’assessore – prevede anche il ripristino di una fitta rete di percorsi pedonali, che costituisce elemento di interesse storico-culturale ed è alla base delle motivazioni di vincolo monumentale insistente nell’area. L’intera superficie del parco, in particolare nel boschetto, è però ricoperta da un consistente strato di foglie e terriccio che non rende attualmente rilevabile lo stato di conservazione dei percorsi, ed è pertanto indispensabile procedere alla pulizia e all’eventuale recupero delle aree danneggiate. Un terzo intervento in programma interessa invece il ripristino di un cedimento del terreno rilevato nella particella 140 del parco al confine con la particella 142 (area di proprietà di Sigerico Spa), fenomeno che ha causato il crollo di una porzione del camminamento; il progetto ne prevede il consolidamento e la ricostruzione”

“Contrariamente a quanto riportato dalla stampa – ha proseguito Bianchini – preciso che le immagini divulgate nelle settimane scorse si riferiscono a una fascia esterna, tra l’altro inaccessibile, di proprietà di Sigerico, utilizzata previ accordi con la società proprietaria come zona di raccolta temporanea del legname derivante dalle opere di potatura e abbattimento e come base operativa per le operazioni di consolidamento della cavità formatasi nel parco. La notizia apparsa sui quotidiani e relativa al ‘sostanziale stravolgimento’ del parco e nello specifico del boschetto all’inglese, è quindi fuorviante, soprattutto quando richiama l’abbattimento di numerosi alberi storici. Gli abbattimenti eseguiti riguardano principalmente piante non nobili o con caratteristiche infestanti, come Ailanthus Altissima, o arbusti con sviluppo arboreo come Laurus Nobilis, Prunus Lauroceraso e Ligustrum Volgare. Per quanto riguarda le piante di Quescus Ilex, si sta addirittura osservando una rinnovazione spontanea, mentre il boschetto di lecci (visibile sul retro della vegetazione infestante), non lambisce via Garibaldi,e proprio a causa di tanta vegetazione spontanea e non contenuta, non era percettibile dalla strada sottostante”.

“L’obiettivo dell’amministrazione – ha concluso l’assessore Bianchini – tramite il pool di professionisti esterni incaricati della progettazione e direzione lavori (architetto paesaggista, agronomo, geologo per la parte relativa al cedimento, geometra per la sicurezza e contabilità), è quello di valorizzare il parco nella sua interezza, riportando alla luce un polmone verde della città da molti anni interdetto a causa proprio delle criticità legate agli alberi non più sicuri, nel rispetto della normativa italiana inerente la tutela dell’ambiente, della fauna, del paesaggio e dei beni culturali, e a seguito dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie”.

La consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni, si è ritenuta non soddisfatta della risposta: Non mi convince il fatto che degli alberi possano essere tagliati perché hanno scarso valore ambientale. Io ritengo che, anche nel caso che siano valutati necessari questi tagli, la gradualità delle operazioni consentirebbe di non avere davanti agli occhi degli spazi vuoti, ed eviterebbe di dover attendere anni per veder ripopolare la vegetazione e poter godere del verde. Colgo l’occasione per segnalare che, malgrado una legge del 2020 stabilisca dei i criteri ambientali minimi, non mi risulta che il Comune si sia dotato di un regolamento in merito al servizio di manutenzione del verde”.



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