Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Associazione per un Uso Sociale di Ampugnano, che critica l’atteggiamento di “due pesi e due misure” del vice sindaco di Siena Capitani e delle forze politiche in generale che si sono schierati convintamente contro il progetto del parco eolico nelle Crete Senesi, ma non hanno detto niente sul progetto di “rilancio” annunciato da ENAC per Ampugnano, che tra l’altro, prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico su di una superficie di 20ha, nè del progetto sulla piana di Rosia per la realizzazione di un impianto agrivoltaico di 238ha, (di fronte ai borghi di Torri e Stigliano). Di seguito pubblichiamo la nota dell’Associazione.
“Sulla vicenda delle pale eoliche nelle Crete Senesi, in questi giorni abbiamo assistito a un coro di prese di posizione contrarie alla loro realizzazione. Bene, siamo felici di constatare che non vi è stata organizzazione o partito politico che non sia intervenuto per esprimere il loro dissenso e solidarizzare con le comunità locali per impedire lo scempio al loro territorio.
La cosa che sorprende e ci lascia assai perplessi sono le prese di posizione del vicesindaco di Siena e dell’On. Michelotti. Francamente, non ci saremmo aspettati la netta presa di posizione del vicesindaco del Comune di Siena, Michele Capitani, nel rispondere all’interrogazione, presentata dai consiglieri del Partito Democratico, sulla “salvaguardia delle visuali della città sul paesaggio delle Crete Senesi e sul progetto eolico nel comune di Asciano”.
Il nostro giudizio amministrativo e politico, ha detto Capitani, su un progetto che prevede l’installazione di dieci pale eoliche di altezza di circa duecento metri, con una stazione di scambio energetico, su un’area di oltre mezzo ettaro, non può che essere fortemente negativo. Sullo stesso piano si è espresso anche l’On. Michelotti ed addirittura parteciperà a un incontro con la popolazione nell’Auditorium parrocchiale di Asciano per esprimere il suo dissenso alle pale eoliche. Siamo veramente felici che abbiano preso una posizione “netta” contro l’eolico nelle Crete, ma non possiamo fare a meno di constatare come la loro sia una posizione piuttosto ambigua e poco comprensibile se non in termini di propaganda pura e semplice.
Se veramente si dichiarano paladini della salvaguardia dell’ambiente e sono convintamente favorevoli alle energie rinnovabili, sono altrettanto convinti che tali obiettivi debbano essere perseguiti senza compromettere i nostri beni paesaggistici e identitari più significativi e che la salvaguardia dell’identità culturale del territorio senese rappresenti per loro dei punti non rinunciabili, allora devono spiegare come mai non hanno detto una parola sui trecento ettari di pannelli fotovoltaici previsti nella Piana di Rosia, alle porte di Siena. Il vicesindaco di Siena si è vantato di aver mandato le osservazioni al ministero per la VIA sull’eolico, ma anche per il fotovoltaico su Sovicille potevano essere inviate osservazioni alla Regione e si è ben guardato da farlo.
Due pesi e due misure, che si spiegano solamente perché molto probabilmente si vergognano a prendere una posizione; non possono contemporaneamente sostenere il rilancio di Ampugnano e i 20 ettari di fotovoltaico previsti da ENAC ed essere contrari agli altri 237 ha nella Piana di Rosia. Meglio tacere. L’eolico no! Il fotovoltaico a terra e l’agrivoltaico sì!
O forse temono che qualcuno gli faccia notare che il rilancio di Ampugnano, da loro tanto caldeggiato, se valutato in termini di impatto ambientale e sulla salute dei cittadini, non può, nemmeno lontanamente, essere messo a confronto con 10 pale eoliche né con gli impianti fotovoltaici.
Se questo è il loro modo di intendere la salvaguardia del territorio senese, allora è meglio che si occupino di altro, che faranno meno danno”.