Pd, Bonaccini a Siena: "Serve un nuovo gruppo dirigente. Sarà un partito popolare, non populista"

Il presidente dell'Emilia Romagna oggi a Siena per presentare la sua candidatura alla segreteria nazionale del Pd

Di Redazione | 12 Gennaio 2023 alle 16:30

A poche ore dall’accordo trovato nel Pd tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein sulle regole delle primarie, che si svolgeranno ufficialmente domenica 26 Febbraio sia in sedi fisiche che online, il Presidente della Regione Emilia Romagna arriva a Siena per presentare la sua nuova idea di Partito Democratico.
Un partito che deve ritrovare se stesso e la sua vocazione maggioritaria, essere quindi il fulcro principale della coalizione di centrosinistra che guarda sia verso il Terzo Polo, sia a Europa Verde e Sinistra Italiana, ma anche al Movimento 5 Stelle.

“Un’apertura al voto online per alcune limitate possibilità, perchè si è voluto favorire al massimo la presenza fisica, anche perchè abbiamo detto che dobbiamo tornare ad essere un partito popolare, che sta tra la gente, guarda le persone negli occhi, stringe le mani. Abbiamo ora la necessità di rilanciare il Pd che, si percepisce, non è in uno stato di forma eccezionale. Però, stando ai dati reali di chi va a votare, rimaniamo la seconda forza politica del paese, la prima di opposizione e se Cinque Stelle e Terzo Polo cominceranno a fare un po’ meno opposizione al Pd e un po’ più al governo, ci potremo dare una mano per ricostruire il centrosinistra”.

Un Pd che sia popolare e non populista, un partito, secondo Bonaccini, che necessita di un cambiamento radicale e di un nuovo gruppo dirigente.

“Bisogna costruire un nuovo gruppo dirigente, perchè quando perdi da troppo temo chi fa parte del gruppo dirigente nazionale deve essere sostituito. Noi governiamo quasi tre quarti dei comuni italiani, lì c’è una classe dirigente già pronta, che in gran parte va portata a livello nazionale”.

Su Siena il candidato alla leadership non ha dubbi: ripartire dal dato della non ricandidatura del Sindaco De Mossi e costruire un’alleanza forte per ritornare a Palazzo Pubblico.

“Quando un sindaco al primo mandato non si ricandida vuol dire che c’è un giudizio negativo all’interno della sua maggioranza e quindi lì c’è il primo dato: significa che Siena non è stata governata bene”.



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