Arrivano le proposte di candidatura del Pd per le prossime elezioni regionali. Dalla provincia di Siena la lista dei nomi ha fatto sobbalzare più di un sindaco e più di un lettore del centro sinistra. In modo particolare è quello di Gabriele Berni (attuale sindaco di Monteroni d’Arbia ndr) che mette in crisi il sistema democratico del partito. La segretaria regionale del partito democratico Simona Bonafè aveva detto con chiarezza che i sindaci appena eletti non sarebbero dovuti comparire nelle liste regionali. Berni è stato riconfermato alla guida di Monteroni d’Arbia solo un anno fa. Inoltre, secondo fonti del partito stesso, le firme necessarie da regolamento raccolte in più di dieci comuni, sarebbero dovute arrivare sul tavolo del coordinatore provinciale del Pd il 22 luglio, mentre quelle raccolte da Berni sarebbero giunte con un ritardo di due giorni rispetto ai termini previsti dal regolamento.
Nonostante ciò ecco che Andrea Valenti, attuale vertice del partito per la provincia senese, inserisce il nome di Berni nella lista dei possibili candidati che, lo ricordiamo, dovranno passare al vaglio della direzione regionale. Per gli appassionati frequentatori della piattaforma Facebook, non sarà sfuggito il commento di uno dei membri della direzione provinciale Massimo Bernazzi, che rispondendo a Giancarlo Pagliai, sotto al post di Valenti con i nomi delle candidature:
“….Venendo meno a quel criterio che proponi, lanciamo due segnali politicamente ed eticamente negativi: 1 di slealtà verso il tuo elettorato con il quale hai sottoscritto un patto di servizio cui unilateralmente decidi di porre termine. 2 che l’elezione a sindaco è un semplice, utile trampolino per le tue esagerate ambizioni personali”.
Ma la politica si sa, è fatta anche di ambizioni.
Viola Carignani