Pd, Parigi attacca Vigni: "Sta trasformando la scelta del candidato sindaco in un rodeo"

Di Redazione | 7 Febbraio 2018 alle 15:10

Pd, Parigi attacca Vigni: "Sta trasformando la scelta del candidato sindaco in un rodeo"

Il membro dell’assemblea comunale: “Casting indecoroso e sbrigativo. E si è candidato al parlamento senza consultare il partito. Basta litigi, via alla campagna elettorale”

Duro attacco di Claudio Parigi dell’Assemblea dell’Unione Comunale  Pd Siena al segretario Simone Vigni. Si lamenta confusione nella selezione del candidato sindaco e una modalità fuori mandato di proporsi per il parlamento, tralasciando la campagna elettorale: “Far conoscere il programma e le proposte del Pd che puntano a consolidare la ripresa economica e ad accompagnarla con equità sociale, sostenere i candidati del Pd a partire dal Ministro Pier Carlo Padoan per radicarne l’azione a vantaggio della città e del territorio, vivere questi ultimi 25 giorni di campagna elettorale nel segno della passione per la politica e dell’unità del partito” chiede a gran voce.

Per fare questo il segretario del Pd cittadino dovrebbe – afferma in una nota – con urgenza, cambiare verso al suo operato mettendo, finalmente, al centro l’interesse del partito e distaccandosi, almeno per un po’, da quelle che sembrano essere diventate le sue ossessioni, piuttosto che obiettivi condivisi. Ogni sforzo ed ogni energia dovrà essere concentrata sul risultato elettorale del Pd nelle elezioni politiche perché determinerà effetti di lungo periodo sul governo e sulla stabilità del paese. E potrebbe  anche influenzare le prossime elezioni comunali. Vigni sta agendo, ormai da settimane, al di fuori del mandato degli organismi dirigenti: si è autocandidato, seppur per qualche ora, a parlamentare senza avere consultato il partito su scelte che avrebbe impegnato lui stesso come segretario e non ha ancora spiegato perché la città ha perso un deputato. Ricostruzione che dopo il voto andrà fatta con massima trasparenza.  Come se non bastasse, qualora le notizie di stampa fossero fondate, in questi giorni avrebbe allestito un casting, sbrigativo ed indecoroso, per selezionare senza criterio un qualunque candidato a sindaco alternativo a Bruno Valentini, trasformando in un rodeo una scelta così delicata ed impegnativa per il Pd e per il centrosinistra. Dopo aver bruciato un asset come il parlamentare, adesso si rischia di depauperare anche il valore del sindaco uscente che, al di là della persona che riveste la carica, rimane importante sia per questa campagna elettorale che nell’eventualità della ricandidatura. Il tempo perduto, anche per precise responsabilità che stanno fuori da Siena, non può legittimare forzature così gravi in piena campagna elettorale. Tutte le strade devono rimanere aperte fino al 5 Marzo: dalla candidatura civica- che Vigni & C. bruciano di ora in ora –  alle primarie che possono consentire a tutti di avere l’opportunità di candidare o essere candidati, in una prova democratica aperta alla partecipazione. Per questo faccio appello ai livelli superiori  come al buonsenso di tutti i democratici della città affinché si convenga sull’opportunità di una immediata moratoria sulle comunali. Appello che vale anche e soprattutto per Bruno Valentini che dovrebbe, come Vigni, concentrarsi solo sulle elezioni politiche.  Tutti si debbono adoperare , in queste ore, affinché vengano scongiurate scellerate e laceranti convocazioni di organismi in piena campagna elettorale. Perché a quel punto non resterebbe altra scelta che astenersi dal prendere parte a tali devianze”.



Articoli correlati