Pienza celebra Leone Piccioni: folla al debutto del Centro Studi con i capolavori del ’900

La rassegna rimarrà visitabile fino al 9 novembre, con ingresso libero, e si inserisce nel cartellone delle celebrazioni nazionali per il centenario della nascita di Leone Piccioni

Di Lorenzo Agnelli | 15 Settembre 2025 alle 19:00

Una folla di visitatori ha affollato le sale del Museo della Città di Pienza per l’inaugurazione della mostra “Leone Piccioni e l’arte contemporanea a Pienza”, che espone oltre ottanta opere di grandi maestri del Novecento – da Burri a Fontana, da Braque a Mirò – accanto a lavori di artisti pientini affermati ed emergenti.
Un evento che segna il primo passo del Centro Studi intitolato a Leone Piccioni, figura di spicco della cultura italiana e dirigente illuminato della Rai, al quale Pienza era legatissimo.

Pienza è un grande dono che ci ha fatto mio padre – ha detto Gloria Piccioni, figlia di Leone, co-curatrice della mostra –, ci ha insegnato ad amarla e ad amare gli amici incontrati. A Pienza mi sento veramente accolta, a casa, come si sentiva mio padre, e non è stato difficile raccogliere la sua eredità, continuando a dialogare con questo luogo, anche in suo nome. Il Centro studi Leone Piccioni, che avrà sede a Pienza, raccoglierà quadri della sua collezione, parte del suo archivio letterario e della sua biblioteca, e i suoi libri d’arte, guardando soprattutto ai giovani”.

Il progetto nasce grazie alla collaborazione tra Comune di Pienza, Fondazione San Carlo Borromeo e la famiglia Piccioni, in occasione del centenario della nascita del critico.
“Il ruolo della Fondazione San Carlo Borromeo – ha spiegato Giampietro Colombini, presidente di questa istituzione – è sostenere iniziative culturali e dare loro continuità, soprattutto per la comunità di Pienza. La mostra è il primo atto del nascente centro studi Leone Piccioni e si pone all’inizio delle celebrazioni per i 100 dalla nascita del grande critico e intellettuale. Grazie a Gloria Piccioni, una parte della sua collezione di opere contemporanee viene esposta a Pienza, dove poi, in futuro, sarà collocata definitivamente”.
“Il metodo critico di Piccioni – ha detto il Prof. Nicola Fano, altro curatore della mostra – era entrare in relazione con l’artista per comprendere il percorso creativo ma anche per favorirlo. È un’idea strettamente legata a quella di una città ideale come Pienza, luogo che accudisce il cittadino e ne favorisce il vivere bene. Piccioni favoriva il creare, l’essere artista nel miglior modo possibile”.

Tra gli ospiti anche la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, che ha annunciato per novembre a Roma una mostra dedicata a Piccioni, dal titolo “L’irrefrenabile curiosità”. La rassegna pientina rimarrà visitabile fino al 9 novembre, con ingresso libero, e si inserisce nel cartellone delle celebrazioni nazionali per il centenario della nascita di Leone Piccioni.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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