Una folla di visitatori ha affollato le sale del Museo della Città di Pienza per l’inaugurazione della mostra “Leone Piccioni e l’arte contemporanea a Pienza”, che espone oltre ottanta opere di grandi maestri del Novecento – da Burri a Fontana, da Braque a Mirò – accanto a lavori di artisti pientini affermati ed emergenti.
Un evento che segna il primo passo del Centro Studi intitolato a Leone Piccioni, figura di spicco della cultura italiana e dirigente illuminato della Rai, al quale Pienza era legatissimo.
“Pienza è un grande dono che ci ha fatto mio padre – ha detto Gloria Piccioni, figlia di Leone, co-curatrice della mostra –, ci ha insegnato ad amarla e ad amare gli amici incontrati. A Pienza mi sento veramente accolta, a casa, come si sentiva mio padre, e non è stato difficile raccogliere la sua eredità, continuando a dialogare con questo luogo, anche in suo nome. Il Centro studi Leone Piccioni, che avrà sede a Pienza, raccoglierà quadri della sua collezione, parte del suo archivio letterario e della sua biblioteca, e i suoi libri d’arte, guardando soprattutto ai giovani”.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione tra Comune di Pienza, Fondazione San Carlo Borromeo e la famiglia Piccioni, in occasione del centenario della nascita del critico.
“Il ruolo della Fondazione San Carlo Borromeo – ha spiegato Giampietro Colombini, presidente di questa istituzione – è sostenere iniziative culturali e dare loro continuità, soprattutto per la comunità di Pienza. La mostra è il primo atto del nascente centro studi Leone Piccioni e si pone all’inizio delle celebrazioni per i 100 dalla nascita del grande critico e intellettuale. Grazie a Gloria Piccioni, una parte della sua collezione di opere contemporanee viene esposta a Pienza, dove poi, in futuro, sarà collocata definitivamente”.
“Il metodo critico di Piccioni – ha detto il Prof. Nicola Fano, altro curatore della mostra – era entrare in relazione con l’artista per comprendere il percorso creativo ma anche per favorirlo. È un’idea strettamente legata a quella di una città ideale come Pienza, luogo che accudisce il cittadino e ne favorisce il vivere bene. Piccioni favoriva il creare, l’essere artista nel miglior modo possibile”.
Tra gli ospiti anche la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, che ha annunciato per novembre a Roma una mostra dedicata a Piccioni, dal titolo “L’irrefrenabile curiosità”. La rassegna pientina rimarrà visitabile fino al 9 novembre, con ingresso libero, e si inserisce nel cartellone delle celebrazioni nazionali per il centenario della nascita di Leone Piccioni.