Una netta opposizione alla creazione di Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) in Toscana. A esprimerla è la candidata alle elezioni regionali per Alleanza Verdi e Sinistra e tutrice volontaria per minori stranieri non accompagnati Elena Boldrini, che critica duramente le recenti dichiarazioni del deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e del sindaco di Siena Nicoletta Fabio.
“Quella dei CPR è una scelta autoritaria, imposta anche senza il consenso della Regione – afferma Boldrini – e rappresenta un attacco frontale alla democrazia locale e ai diritti umani”.
Secondo la candidata, i CPR non garantiscono sicurezza ma sono “luoghi di detenzione amministrativa dove migranti, spesso in attesa di asilo, vivono in condizioni disumane”.
Nel comunicato vengono ricordati i casi di maltrattamenti, sospetti decessi e inchieste che hanno coinvolto le società di gestione, con un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro tra il 2018 e il 2021.
A pesare, sostiene ancora la candidata di AVS, anche gli effetti del decreto Cutro del Governo Meloni, che “ha peggiorato la situazione, imponendo la detenzione ai richiedenti asilo provenienti da Paesi considerati sicuri e tagliando risorse ai servizi essenziali”.
Le affermazioni di Donzelli, che ha annunciato due CPR in Toscana “anche senza l’ok della Regione”, sono definite “la prova del volto autoritario della destra”, mentre l’endorsement del sindaco Fabio viene bollato come “propaganda elettorale che ignora i fallimenti del sistema”.
“Non abbiamo bisogno di lager moderni, ma di politiche di accoglienza dignitosa e inclusiva – conclude Boldrini –. Alleanza Verdi e Sinistra sarà in prima linea, nelle piazze e nelle istituzioni, per opporsi a questo modello repressivo”.