Polizia Postale Toscana: tutti i numeri del 2023 della lotta a truffe informatiche, cyberbullismo e pedopornografia

Il Centro operativo della Polizia postale per la Toscana ha denunciato 157 soggetti ed ha eseguito 56 perquisizioni, traendo in arresto una persona

Di Redazione | 3 Gennaio 2024 alle 13:30

Polizia Postale Toscana: tutti i numeri del 2023 della lotta a truffe informatiche, cyberbullismo e pedopornografia

Anche nel 2023 la Polizia Postale e delle Comunicazioni del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica “Toscana” è stata quotidianamente impegnata nella prevenzione e nel contrasto dei reati informatici, la cui continua evoluzione impone un costante aggiornamento delle strategie di prevenzione e di contrasto.

In particolare, l’attenzione della Specialità è rivolta alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche, ai reati economico-finanziari commessi attraverso la rete ed alle minacce di tipo eversivo e terroristico, riconducibili al fondamentalismo religioso e all’estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

Nell’anno in corso, il C.O.S.C. della Polizia postale per la Toscana ha denunciato 35 persone ed effettuato 1 arresto per reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online. Le indagini relative al fenomeno dell’adescamento di minori online, invece, hanno consentito di deferire all’A.G. altri 4 soggetti. Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, sono state indagate 67 persone, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie e minacce sui social network, oltre che diffamazione on line.

Per quanto concerne le estorsioni sessuali, si tratta, in genere, di soggetti – a volte coetanai delle stesse vittime minorenni – che sfruttano abilmente le vulnerabilità delle vittime, creando in loro pressione, timore, vergogna, al fine di ottenere video ed immagini sessualmente espliciti. Dopo iniziali interlocuzioni che simulano un reale interesse affettivo, la conversazione cambia improvvisamente tenore, con la minaccia di diffondere in rete il materiale ottenuto nelle prime fasi, al fine di costringere le vittime a produrre contenuti sempre più espliciti. Inoltre, sono stati trattati 13 casi di “codice rosso”.

Nel complesso, il Centro operativo della Polizia postale per la Toscana ha denunciato 157 soggetti ed ha eseguito 56 perquisizioni, traendo in arresto una persona. Per quanto concerne, invece, le attività svolte nel settore dei reati economico-finanziari commessi attraverso la rete, nel 2023 sono state indagate 36 persone.

Sempre più sofisticate sono state le condotte fraudolente commesse sulle piattaforme di e-commerce, così come le cosiddette “truffe romantiche”, che vedono come vittime soprattutto donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni, circuite da uomini conosciuti in rete e indotte con articolati stratagemmi a versare ingenti somme di denaro a truffatori senza scrupoli.

Si è evidenziato un significativo aumento del fenomeno delle truffe legate al  “trading online”: molti utenti della rete, allettati dalla prospettiva di facili guadagni derivanti da investimenti prospettati dai malviventi come “sicuri”, sono stati indotti da abili truffatori e finti intermediari finanziari ad investire centinaia di migliaia di euro su piattaforme fittizie, mandando in fumo i risparmi di un’intera vita.

Il fenomeno del phishing, finalizzato alla captazione illecita di codici personali e dati sensibili, attraverso il ricorso a malware e siti-clone, si è progressivamente evoluto nel “vishing” (ossia, voice phishing, commesso telefonicamente) e nel “smishing” (phishing commesso attraverso sms, che inducono in genere gli utenti a cliccare link fraudolenti, per sottrarre denaro, credenziali e dati sensibili).

Il tessuto economico-produttivo della Regione continua ad essere oggetto degli attacchi noti a livello mondiale con le espressioni BEC Fraud (Business E-mail Compromise) e CEO Fraud (Chief Exeutive Officer), che costituiscono la moderna applicazione della tecnica di attacco denominata “man in the middle”. Scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra le aziende, dirottando ingenti somme verso conti correnti nella disponibilità dei truffatori.

Nell’ambito della prevenzione e del contrasto del terrorismo internazionale di matrice jihadista e, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione sul web, il personale del C.O.S.C. Polizia Postale per la Toscana effettua quotidianamente attività di monitoraggio della rete, affiancato da qualificati mediatori linguistici e culturali, il cui contributo, per la peculiarità della materia e dei relativi contenuti multimediali presenti online, costituisce un valore aggiunto di fondamentale importanza. L’attività, funzionale al contrasto dei fenomeni di radicalizzazione e cyberterrorismo, ha portato al monitoraggio di oltre 1.367 spazi virtuali.

I reati in danno di minori costituiscono uno dei settori di maggiore impegno ed in tale ambito il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.), del Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni con sede a Roma, ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento nazionale nella lotta alla pedofilia e alla pornografia minorile online. Nonostante il numero complessivo dei casi abbia fatto registrare una lieve flessione, resta elevato il rischio per bambini e preadolescenti di essere oggetto di attenzioni sessuali da parte di adulti, durante le attività svolte online, come ad esempio guardare i video preferiti o giocare ai videogiochi. Spesso è proprio l’utilizzo eccessivamente precoce dei social, anche in fasce d’età per le quali non sarebbe consentito, a rappresentare una delle principali insidie. Significativo in proposito è stato l’incremento dei casi di sextortion in danno di minori, reato che, in precedenza appannaggio del mondo degli adulti, attualmente coinvolge frequentemente gli adolescenti, in particolare, in modo preoccupante, ragazzi tra i 15 e i 17 anni.

Fondamentale è l’azione che il C.N.C.P.O. svolge nell’ambito della prevenzione, attraverso la continua e costante attività di monitoraggio della rete, per limitare la circolazione di foto e video a sfondo sessuale realizzati con l’utilizzo di minori degli anni 18: sono stati visionati e analizzati 28.265 spazi web, di cui 2.739 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici. Altrettanto importante è il lavoro di contrasto effettuato dal C.N.C.P.O. e dai diciotto Centri operativi della Polizia postale presenti su tutto il territorio nazionale, che nel 2023 ha permesso di denunciare all’A.G. 1.224 soggetti.

Adescamento online

Come anticipato, nel 2023 è stato rilevato un lieve calo dei casi di adescamento online, confermando però in larga parte il coinvolgimento di minori di età compresa tra i 10 e i 13 anni. Infatti, la fascia dei preadolescenti è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali tecno-mediate, 206 rispetto ai 351 casi totali.

Persiste il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che sta diventando più consistente in seguito all’avvicinamento precoce agli strumenti informatici dei bambini più piccoli. I minori sotto i 9 anni di età, adescati in rete nel periodo di rifermento sono stati 31, pari al 9% dei casi trattati dalla Polizia Postale. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Cyberbullismo

L’analisi dei dati di cyberbullismo ha confermato la diminuzione dei casi dovuta alla normalizzazione delle abitudini dei ragazzi. In tal senso, il progressivo ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni può aver esercitato un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali e delle relazioni tra coetanei, come è verosimile che la costante opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale e da altre istituzioni ed organizzazioni del terzo settore, presso le strutture scolastiche, possa aver contribuito a mantenere alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete. Nel 2023 sono stati trattati 284 casi di cyberbullismo. Di contro, è stata registrata una flessione del numero dei minori segnalati all’Autorità Giudiziaria, 104 rispetto ai 127 dello scorso anno.

Sextortion

Nell’anno di riferimento è stato registrato un incremento dei casi di sextortion in danno di minori, passando dai 130 casi del 2022 ai 136 registrati nel 2023. Il fenomeno, che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, spesso fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone. Questo reato sta coinvolgendo sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati, quali la vergogna e la frustrazione che si ingenera per la difficoltà nel gestire la diffusione di immagini intime magari legate ad una precoce sessualità. La maggior parte dei casi riguarda minori di età compresa tra i 14 e i 17 anni, prevalentemente maschi.

Truffe online

Particolarmente significativa è stata l’intensificazione dell’attività di prevenzione attraverso il monitoraggio attivo della rete e un’articolata attività di contrasto alle attività predatorie online (oltre 3.500 le persone deferite all’A.G.), in particolare nel settore dell’ e-commerce. In relazione alle truffe sul web, anche nel corso del 2023, si è riscontrato un significativo incremento degli illeciti legati al fenomeno del falso trading online (3.360 i casi trattati, 188 le persone denunciate per un totale di 109.536.088 Euro di profitti illecit), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. L’attività investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme versate e l’effettuazione di accertamenti sui flussi finanziari, che normalmente sono destinati all’estero.

I reati contro la persona online

Sono stati 31 i casi di Codice Rosso che hanno visto la Polizia Postale impegnata direttamente nel contrasto dei reati commessi contro la persona attraverso la rete. Specifiche iniziative sono state rivolte all’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno degli atti intimidatori nei confronti della categoria dei giornalisti e servizi di monitoraggio dei canali di diffusione, costituiti da siti web, piattaforme digitali, profili e pagine presenti sui social network più noti (Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, Pinterest e Youtube), finalizzati ad arginare la diffusione del linguaggio d’odio (hate speech).

Altro settore di interesse è stato quello dell’individuazione di proposte di vendita online di prodotti contraffatti e dell’utilizzo illecito di segni distintivi dei marchi registrati, per la tutela del made in italy sempre più messo in pericolo dal c.d. fenomeno dell’italian sounding. Il monitoraggio di siti e spazi web (blog, gruppi social e siti dedicati) dediti a giochi e scommesse clandestine è un altro ambito particolarmente seguito dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia per contrastare la diffusione irregolare o illegale sia per tutelare gli interessi dei consumatori, specie se minori d’età: numerosi sono i siti con sedi legali presso paesi esteri, che operano in Italia, anche se privi della prevista autorizzazione per poter esercitare legalmente la raccolta di scommesse.

Nel corso del 2023, sono state potenziate anche le attività di monitoraggio relative alla vendita online di tabacchi, sigarette elettroniche e liquidi da inalazione in rete, su siti sprovvisti delle relative autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Di primaria importanza, altresì, è stata l’attività rivolta all’individuazione di persone che hanno manifestato intenti anticonservativi, attraverso le piattaforme social, con la tempestiva attivazione di tutte le procedure necessarie per la salvaguardia delle vite umane, anche attraverso l’ausilio degli uffici di polizia competenti territorialmente (166 le segnalazioni veicolate attraverso il Commissariato di P.S. OnLine agli uffici territoriali e 37 gli interventi eseguiti sul territorio direttamente dai C.O.S.C. della Polizia Postale e delle Comunicazioni ).

Manifestazioni estremiste in rete- cyberterrorismo

L’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, dei social network e delle più diffuse applicazioni di messaggistica istantanea rappresenta ormai il principale canale di comunicazione per la diffusione di contenuti propagandistici di varia natura ed origine, il cui continuo e vertiginoso incremento rappresenta un segnale di allarme da non sottovalutare. Le numerose iniziative in tale ambito promosse, funzionali al contrasto del proselitismo e alla prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione estremista religiosa e dell’eversione di estrema destra e antagonista, hanno permesso di sviluppare una dedicata attività informativa in contesti di interesse, per oltre 178.000 spazi web oggetto di approfondimento investigativi. Tra questi, 2.600 risorse digitali sono state oscurate poiché caratterizzati da un contenuto illecito.

Frodi informatiche

In Italia, nell’anno in corso, sono state colpite 65 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 19 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali 6 milioni sono stati recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Le indagini svolte sui reati commessi attraverso l’utilizzo di tecniche quali phishing, smishing e vishing, sono state identificate deferite all’autorità giudiziaria 917 persone.

Commissariato di Polizia di Stato online

L’uso crescente delle nuove tecnologie ha reso necessario il potenziamento di nuovi strumenti di comunicazione che consentissero alla Polizia di Stato di mettersi in contatto diretto con gli utenti del web. In tale ottica il portale del Commissariato di P.S. online ha permesso al cittadino, abituato ormai a utilizzare la rete internet per svolgere le principali attività quotidiane, di rivolgersi alla Polizia Postale in qualsiasi momento e ovunque si trovi. Attraverso il computer l’utente può esprimere il proprio disagio per un torto subito, segnalare comportamenti che giudica illeciti e chiedere aiuto per superare difficoltà e problematiche, anche nei casi in cui potrebbe essere fonte di disagio rappresentarle di persona.

La facilità con cui il cittadino ha interagito con la piattaforma dedicata ha reso possibile raccogliere le segnalazioni di quegli utenti che, mossi da spirito altruistico e di collaborazione, si sono rivolti alla Polizia Postale in un’ottica di sicurezza partecipata – nella sua declinazione online, fornendo utili evidenze su fenomeni emergenti potenzialmente lesivi, così contribuendo, in termini di efficace prevenzione, ad evitare che altri internauti potessero cadere nelle trappole della Rete.

L’analisi delle oltre 82.000 segnalazioni ricevute dal sito nell’anno 2023 ha evidenziato che in molti casi gli internauti non adottano quelle piccole e necessarie accortezze di cyber hygiene, che consentirebbero loro di prevenire e limitare la maggior parte degli attacchi informatici e il perpetrarsi di attività delittuose. Al fine di migliorare l’attività preventiva è stata ampliata la sezione dedicata agli alert, dove vengono raccolti e pubblicati gli “avvisi agli utenti” che, proprio perché costantemente aggiornati e facilmente raggiungibili, costituiscono un efficace strumento di autotutela messo a disposizione del cittadino. Per rendere ancora più incisiva la comunicazione, è stata attivata una preziosa collaborazione con il giornalista Marco Camisani Calzolari per la realizzazione di clip video di approfondimento sulle insidie della Rete e sugli accorgimenti per riconoscerle.

Tra i fenomeni riscontrati con maggior frequenza nell’anno 2023, emergono le truffe commesse con la tecnica dello spoofing, per mezzo della quale, replicando numerazioni di uffici di polizia o istituti di credito, le vittime vengono indotte a trasferire i loro risparmi su conti fraudolenti. Inoltre, significativo rilievo hanno avuto campagne massive di smishing, ossia sms fraudolenti che informano di presunti accessi anomali su conti correnti bancari al fine di carpire i dati di accesso delle vittime, nonché i furti di profili social e le false comunicazioni di assistenza per il recupero degli account rubati. In continua crescita il numero delle segnalazioni di estorsioni a sfondo sessuale, di truffe sugli acquisti online, che colpiscono parimenti acquirente e venditore e di false proposte di investimenti online. L’attività più delicata ha riguardato la gestione delle numerose segnalazioni di cittadini che hanno manifestato situazioni di disagio, minacciando anche di compiere gesti estremi. Nel 2023, gli interventi dedicati alla prevenzione  sono stati 166. Nel corso dell’anno sono stati registrati oltre 43 milioni di accessi alla piattaform



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