Potere al Popolo: "Sclavi, ancora licenziamenti. Ma non erano bloccati?"

"Decisione iniqua e pretestuosa, l'azienda scarica sulle spalle dei propri dipendenti il peso del processo di riorganizzazione e riassetto societario. e aggira il blocco dei licenziamenti"

Di Redazione | 8 Dicembre 2020 alle 11:12

Potere al Popolo: "Sclavi, ancora licenziamenti. Ma non erano bloccati?"

Potere al Popolo Siena e Provincia prende posizione in merito ai licenziamenti decisi dal panificio Sclavi di Siena, in un momento come questo in cui, tra l’altro, si sottolinea “dovrebbero essere bloccati per decisione governativa. Ad ogni modo, grazie a questa decisione, che è semplicemente legata ad una riorganizzazione aziendale e ad errori di gestione dell’azienda, 12 famiglie perdono una fonte di reddito, in alcuni casi l’unica”.

“Il panificio Sclavi ha deciso di scaricare sulle spalle dei propri dipendenti il peso del processo di riorganizzazione e riassetto societario, recapitando un numero importante di lettere di licenziamento individuali – è la nota – Ben 12 lavoratori e le loro famiglie si sono ritrovati senza una fonte di reddito a causa della decisione unilaterale dell’azienda, che aggira oltretutto il blocco dei licenziamenti vigente. Come al solito, i lavoratori, le piccole aziende, i negozi, gli artigiani, le piccole partite iva, in genere tutti quelli che non hanno potuto o voluto aggirare le misure anticovid stanno pagando a caro prezzo la crisi. Mentre altre imprese, di maggiori dimensioni o più spregiudicate, come lo Sclavi, stanno traendo profitto da questa situazione. Potere al Popolo esprime la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori colpiti da questa decisione iniqua e pretestuosa”.



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