Povertà alimentare e sociale: da inizio 2022 sono 592 le famiglie aiutate dalla Caritas Diocesana di Siena

Numeri e realtà emersi durante la presentazione, a cura della Fondazione Monte dei Paschi, del rapporto “Cresciuti troppo in fretta” di ActionAid, indagine su adolescenti tra gli 11 e i 16 anni

Di Redazione | 21 Novembre 2022 alle 21:00

Sono 5.6 milioni le persone che soffrono di povertà assoluta in Italia nel 2021 registrate dall’Istat. Persone che non possono permettersi di mangiare regolarmente un pasto proteico (con carne, pesce o un equivalente vegetariano). Nel 2022 si sono rivolti agli enti di assistenza circa 2 milioni e 856 mila persone, ma solo la metà di quanti si stima soffrano la povertà alimentare. In Toscana si è passati dagli oltre 99.500 di fine 2019 ai quasi 111.000 di marzo 2022. Le famiglie che hanno ricevuto aiuti alimentari dalla Caritas diocesana di Siena sono state 516 nel 2021 e già 592 in questi mesi del 2022. Numeri e realtà emersi durante la presentazione, a cura della Fondazione Monte dei Paschi, del rapporto “Cresciuti troppo in fretta” di ActionAid, indagine su adolescenti tra gli 11 e i 16 anni.

“Sappiamo bene che questo coglie solo una parte del problema, è la punta di un iceberg – dice Carlo Cafiero, autore del report, ai microfoni di Siena Tv – non sappiamo quante famiglie povere da un punto di vista monetario hanno difficoltà ad un accesso continuo a cibo di qualità”.

Ma i numeri non raccontano le storie di chi, anche da piccolo, ha consapevolezza delle grandi difficoltà economiche della propria famiglia, impara a rinunciare ai cibi preferiti o troppo costosi e vede riempirsi il frigorifero solo con i pacchi degli enti di assistenza alimentare, non pratica sport, riduce o elimina le uscite con gli amici e le occasioni di socialità, fino a tenere la paghetta mensile come risparmio da dare ai genitori nei momenti di crisi.

“La povertà alimentare ha diverse dimensioni –  aggiunge a riguardo Monica Palladino – c ‘è anche la dimensione sociale che impatta sui giovani e sulle loro attività”. Un fenomeno strutturale che con la pandemia da Covid-19 ha subito un’accelerazione e si è sommato all’impoverimento già in corso. “Il Covid – conferma Roberto Sensi, responsabile del progetto – ha accelerato i processi di impoverimento, ma l’aumento della povertà e il cambiamento socio demografico è partito con la crisi 2007-2008”.



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