Presentato nella Basilica dei Servi il restauro della Madonna col Bambino di Neroccio di Bartolomeo de' Landi

Di Redazione | 30 Maggio 2018 alle 14:34

Presentato nella Basilica dei Servi il restauro della Madonna col Bambino di Neroccio di Bartolomeo de' Landi

Tornata a vita nuova grazie al lavoro del restauratore Jacopo Carli, col contributo del Rotary Castelnuovo e Montaperti

Si è tenuta stamattina nella basilica dei Servi, la presentazione del restauro della Madonna col Bambino di Neroccio di Bartolomeo, un’opera per lungo tempo dimenticata ritrovata in una chiesa abbandonata nella frazione di Pievasciata e ora in attesa di decisione per la sua nuova collocazione. Il dipinto è stato affidato al restauratore Jacopo Carli, che l’ha riportato a nuovo splendore col contributo del Rotary Club Castelnuovo e Montaperti e la supervisione della Soprintendenza di Siena.

Si tratta di un altorilevo in stucco, raffigurante la Madonna col Bambino, che era stata sistemata nell’architettura barocca dell’altare di destra nella pieve di San Giovanni Battista a Pievasciata. Nonostante fosse completamente ridipinta, era possibile riconoscere i caratteri di stile di questo antico manufatto. Sono quelli della maniera di Neroccio di Bartolomeo (Siena, 1447-1500), che nella Siena della seconda metà del Quattrocento fu un artista di primo piano, formatosi prima alla scuola di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e poi collaborando con Francesco di Giorgio, col quale tenne una regolare compagnia, che fu sciolta nel 1475. La sua attività spaziò dalla pittura su tavola e su muro alla scultura in marmo, in legno e in stucco dipinti. Ma, come accadeva in tutte le botteghe del tempo, pure Neroccio si dedicò a produrre anche rilievi raffiguranti la Madonna col Bambino destinati alla devozione privata di committenti con varie possibilità economiche. È per questo che alcuni di questi manufatti furono eseguiti con materiali poco costosi, come era lo stucco. Una volta che la figurazione sacra in stucco era stata ricavata dalla matrice, l’artista provvedeva a rifinirla con una pittura naturalistica e a dotarla di una cornice architettonica. Di questi oggetti oggi si conoscono alcuni esemplari, raffiguranti la Madonna col Bambino, come quello del Princeton Art Museum, che è replicato in un’altra versione del Museo d’Arte Sacra di Grosseto, dove sono aggiunti due Santi, e quello dell’Art Institute di Chicago, di cui esiste una variante di più alta qualità in una collezione privata senese.

Alla presentazione sono intervenuti il restauratore, Jacopo Carli, l’arcivescovo di Siena monsignor Antonio Buoncristiani, il professor Alessandro Bagnoli della Soprintendenza di Siena, Don Brunetto Sartini parroco di Ponte a Bozzone e Micaela Papi presidente Rotary.

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