Presidio in Piazza Duomo per gli operatori del turismo

"Una comunicazione adeguata atta a salvaguardare la reputazione dell'Italia all'estero, affinché i viaggiatori esteri possano sentirsi sicuri e tutelati". Questa una delle richieste degli operatori

Di Redazione | 1 Maggio 2021 alle 10:54

Presidio in Piazza Duomo per gli operatori del turismo

Gli operatori del comparto Turismo, autonomi e professionisti: guide turistiche, accompagnatori turistici, agenti di viaggio, noleggio con conducente, ristoratori tutti insieme per chiedere l’attenzione del Governo sui seguenti temi:

– una comunicazione adeguata atta a salvaguardare la reputazione dell’Italia all’estero, affinchè i viaggiatori esteri possano sentirsi sicuri e tutelati. Il coprifuoco alle 22 e il permanere dello stato di emergenza non rendono appetibile il nostro Paese, svantaggiato rispetto ad altri Stati della stessa UE come Grecia, Spagna, Portogallo;
– sostegno economico adeguato alle imprese e ai professionisti del settore, con particolare attenzione a sanare le disparità del 2020: tutti coloro che non hanno ricevuto alcun sostegno meritano di riceverlo in virtù del principio di ugualianza e parità di trattamento e altresì in virtù del principio di garanzia della libera concorrenza;
– sospensione di tutti i pagamenti, primo fra tutti i contributi Inps che pur non fatturando molti dei professionisti del turismo sono costretti comunque a versare a quota fissa.
– regole chiare e uniformi per l’accesso ai musei e ai siti archeologici, magari uniformi in tutta Italia e senza giorni di chiusura di modo da favorire un miglior accesso; no alle maggiorazioni applicate per le prenotazioni rese obbligatorie per legge;
– lotta all’abusivismo, controllo piattaforme online, legge di riordino delle professioni turistiche.

Abbiamo scelto per Siena un luogo simbolo della nostra città e prendendo spunto dalla scultura dell’artista Andrea Roggi collocata in prossimità del Duomo concludiamo: “dalle nostre radici, verso il nostro futuro, un futuro migliore e prospero si spera”



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