Vanno avanti le indagini sul caso del presunto stupro di una ragazzina di 12 anni in una discoteca alle porte di Siena, che sarebbe avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia, coordinati dalla Procura senese, proseguono le loro verifiche incrociando dati, informazioni e raccogliendo dichiarazioni e testimonianze, per ricostruire quanto sarebbe accaduto, che come noto è stato riferito in un primo momento da un parente stretto della minore attraverso dei post comparsi sui social network, che hanno attenzionato le forze dell’ordine fino all’apertura di un fascicolo, per adesso contro ignoti.
Tanti sono ancora i dubbi e gli interrogativi che si pongono gli investigatori, a partire da come la ragazzina sia riuscita a partecipare di notte a una festa aperta a maggiorenni e universitari, sfuggendo probabilmente alla sorveglianza dei genitori, fino alla dinamica della presunta aggressione, che sarebbe stata consumata, stando alle prime ipotesi, dentro il locale anche se gestori e sorveglianti negano di aver notato qualcosa che non andava. Si cerca di capire inoltre se c’è stata o meno somministrazione di alcolici alla minore, circostanza negata dagli organizzatori della festa, visto che i parenti della 12enne hanno affermato che la giovane sarebbe stata sotto gli effetti dell’alcol.
L’idea degli inquirenti in ogni caso è quella di delineare meglio il quadro e continuare a raccogliere abbastanza elementi tali da poter sentire direttamente la ragazzina, non in questa fase ma nel corso di un successivo incidente probatorio davanti al giudice, così da cristallizzare la sua versione dei fatti ed evitare possibili discordanze, considerata anche la giovanissima età e la delicata componente psicologica.
C.C
