È iniziata questa mattina al tribunale di Siena l’udienza preliminare del procedimento sul caso del presunto stupro di gruppo a danno di una schermitrice 18enne di nazionalità uzbeka, avvenuto secondo le accuse tra il 4 e 5 agosto 2023 a Chianciano, durante un camp estivo, che vede accusati altri due schermidori italiani di 20 e 22 anni.
In udienza le difese dei due atleti hanno chiesto e ottenuto l’ammissione del rito abbreviato secco, che sarà discusso il 17 giugno. Prossimo appuntamento il 1 aprile invece per discutere dell’ammissione alla giustizia riparativa secondo le nuove disposizioni della riforma Cartabia.
In precedenza sono state avanzate le istanze per la costituzione delle parti civili, da parte della famiglia della presunta vittima, della Federazione Italiana Scherma e del Comune di Chianciano Terme. Accolte le richieste di famiglia e Amministrazione comunale, il gup Andrea Grandinetti non ha ammesso invece quella della Federscherma.
In aula erano presenti i due schermidori e in un primo momento, in via informale, anche il console messicano a Roma Felipe Herrera, a sostegno della ragazza (che ha anche cittadinanza messicana). Come si ricorda, stando alla ricostruzione degli inquirenti, la giovane che ha sporto denuncia avrebbe passato una serata in un pub della cittadina termale per poi ritrovarsi con dei lividi addosso l’indomani nella stanza da letto dei due giovani senza ricordarsi nulla, e sono state poi rilevate tracce di cannabinoidi nelle sue urine.