Primo semestre 2022: calano le aperture di nuove attività e aumentano le cessazioni in provincia di Siena

Camera di Commercio Siena e Arezzo, nati-mortalità imprenditoriale ed assunzioni programmate dalle imprese: i dati della provincia di Siena. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è negativo a causa in particolare di una diminuzione del 10,7% nella nascita di nuove imprese a fronte di una crescita delle cessazioni (+7,2%). Crescono le assunzioni rispetto al 2021 nel trimestre agosto-ottobre 2022

Di Redazione | 10 Agosto 2022 alle 17:30

La contemporanea diffusione del Rapporto Excelsior sulle assunzioni programmate dalle imprese nel mese di agosto 2022 e del Rapporto “Movimprese”, relativo alla nati-mortalità imprenditoriale senese del primo semestre dell’anno consente di esaminare il quadro economico provinciale di Siena prima di un autunno che si presenta, per più motivi, estremamente complesso.

“Il Sistema Informativo Excelsior, realizzato dal Sistema camerale, da Unioncamere e dall’ANPAL – evidenzia il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena Massimo Guasconi -si colloca tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro. Per la nostra provincia, il Rapporto Excelsior stima in 1.450 le assunzioni programmate dalle imprese nel mese di agosto mentre saranno 5.410 quelle complessive previste per il trimestre agosto-ottobre 2022. Un valore superiore del 26% rispetto ad agosto 2021 mentre appare più modesta (+4,4%) la variazione trimestrale rispetto al periodo agosto-ottobre 2021. Nel mese di agosto nel 12% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’88% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) e si concentreranno per il 79% nel settore dei servizi e per il 21 % nel manifatturiero. All’interno del manifatturiero, al comparto industriale sono riferibili il 14% delle assunzioni mentre il restante 7% è riconducibile alle costruzioni.

Nei servizi è soprattutto quello turistico, con una quota sul totale delle assunzioni pari al 42%, il comparto che condiziona maggiormente la crescita delle offerte provinciali di lavoro, seguito poi dai servizi alle imprese con il 16,5%, dai servizi alla persona con il 13%, mentre il commercio fa registrare un modesto 8%,”

”Rimanendo nel mese di agosto – prosegue Massimo Guasconi- i primi tre profili più ricercati nella nostra provincia (che concentrano da soli il 52% delle entrate complessive) sono quelli dei “Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici” (32% del totale), il “Personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone” (13% del totale), e “Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici” (7% del totale). E la tipologia dei profili richiesti condiziona fortemente la preferenza delle aziende per quanto riguarda i titoli di studio con quasi una entrata su due (il 49% del totale) per la quale non è previsto uno specifico titolo di studio. Le richieste di laureati rappresentano l’8% del totale, i diplomati rappresentano il 26% delle entrate previste, le qualifiche professionali costituiscono il 17%, Rispetto all’agosto 2021, quando erano pari all’8% del totale, crescono all’11% le imprese che prevedono di assumere, così come è in crescita il numero delle imprese che prevedono di avere difficoltà nel reperire i profili desiderati: sono il 45% del totale rispetto al 41% dell’agosto 2021. Le prospettive occupazionali sono quindi, almeno per i prossimi mesi, positive anche se l’attuale panorama politico ed economico nazionale ed internazionale, caratterizzato da una sempre più accentuata incertezza con repentini e bruschi cambi di scenario rende arduo ipotizzare l’andamento dell’economia provinciale – e quella nazionale- soprattutto nel medio periodo”.

L’andamento demografico delle imprese iscritte al nostro Registro Imprese- sottolinea il Segretario Generale dell’Ente camerale Marco Randellini – fa registrare, nel primo semestre 2022, una lieve contrazione. Nel periodo gennaio- giugno 2022 sono state registrate in provincia di Siena 740 iscrizioni di nuove attività economiche (89 in meno rispetto allo scorso anno) e 667 cessazioni rispetto alle 622 dello scorso anno. Il saldo fra iscrizioni e cessazioni è quindi negativo a causa in particolare di una diminuzione del 10,7% nella nascita di nuove imprese a fronte di una crescita delle cessazioni (+7,2%). Il numero complessivo delle imprese che hanno sede in provincia di Siena si attesta a fine giugno a 27.988 unità con 136 imprese in meno rispetto al dato del 2021(-0,5%). Se consideriamo anche le unità locali, il totale delle localizzazioni d’impresa in provincia di Siena sale a 36.773 unità. Tornando alle sedi d’impresa, al 30 giugno 2022, rispetto alla stessa data del 2021 diminuisce dello 0,4% il numero delle aziende agricole, mentre per le attività manifatturiere la flessione si spinge al 2,1%. All’interno del comparto manifatturiero le specializzazioni più numerose sono quasi tutte caratterizzate dal segno negativo. Anche il terziario presenta segni negativi che vanno dal -1,7% del commercio all’ingrosso per arrivare al -0,5% del commercio al dettaglio.

In ripresa numerica le imprese dei servizi di alloggio (+1,8%) ma non quelle di ristorazione (-1,1%). Le imprese dei servizi alle imprese ed alle persone sono complessivamente in crescita mente il settore dei trasporti registra una contrazione del -3,1%. Come già evidenziato in altre occasioni, l’andamento della demografia imprenditoriale, caratterizzato da una debole dinamica soprattutto delle nuove aperture sembra essere quello che ha risentito maggiormente, rispetto ad altri indicatori, della delle difficoltà del biennio di pandemia e della situazione d’incertezza della congiuntura economica”.



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