Prima udienza dibattimentale: depositato l’estratto conto di Berlusconi coi bonifici al pianista. Aggiornamento al 17 gennaio coi testi del Pm
Si è svolta oggi al Tribunale di Siena, dinanzi al collegio giudicante presieduto dal presidente Ottavio Mosti, la prima udienza dibattimentale del processo Ruby Ter che vede imputati l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari e il pianista Danilo Mariani, per falsa testimonianza.
Il giudice ha provveduto all’ammissione dei testi sia del pubblico ministero Serena Menicucci, che della difesa sostenuta dagli avvocati Cecconi, De Martino e Pino (32, che il pm ha giudicato in sovrabbondanza); non erano presenti in aula per l’escussione della prova i tre testi dell’accusa, il ragioniere Giuseppe Spinelli e i due agenti della Polizia Giudiziaria di Milano che hanno svolto le indagini, Mario Ciacci e Francesco Pavone, giustificati da motivi di salute e di inderogabili impegni di lavoro. Il Pm ha chiesto la sostituzione di uno dei testi, che però è stata negata.
La difesa ha depositato gli atti del contenzioso fiscale di Mariani con l’agenzia delle entrate di Siena relativo agli anni 2011-2013 ma sopratutto l’estratto di un conto bancario di Berlusconi presso Mps Segrate (insieme a uno presso San Paolo) che attesta i bonifici dal 2006 al 2011 effettuati a Mariani (quindi precedenti al caso Ruby) per le prestazioni lavorative continuate come pianista. Una prova giudicata fondamentale dai legali per dimostrare la non solidità delle accuse della Procura, per la quale Berlusconi avrebbe pagato Mariani per indurlo a falsa testimonianza nel caso “Olgettine”. Oltre a ciò sono stati acquisiti i verbali di altri procedimenti con coinvolto l’ex premier, e anche Lele Mora.
La prossima udienza è fissata per il 17 gennaio, quando saranno sentiti altri testi dell’accusa, 3 finanzieri di Milano, che riferiranno sull’accertamento fiscale su Mariani. Il giudice ha poi disposto la trascrizione delle intercettazioni acquisite in fase di indagine.
Gli avvocati hanno riferito inoltre che, in base all’evoluzione del processo, è possibile che lo stesso Berlusconi possa essere sentito in aula nel prosieguo del dibattimento.
Claudio Coli
