Processo sui cazzotti in Piazza, in aula la testimonianza di un contradaiolo coinvolto

Sul banco dei testimoni anche una turista rimasta ferita durante il trambusto sul tufo

Di Redazione | 4 Novembre 2019 alle 17:05

Processo sui cazzotti in Piazza, in aula la testimonianza di un contradaiolo coinvolto

E’ ripreso oggi al Tribunale di Siena il processo sui fronteggiamenti post Palio dell’Assunta 2015 tra le Contrade di Onda, Torre, Nicchio e Montone. Dopo la discussa testimonianza dell’ex capo della squadra mobile Fortunato sulle “fonti confidenziali” che avrebbero aiutato la Polizia nell’identificazione dei contradaioli, questa volta sul banco dei testimoni è stato il turno prima di una turista campana quel giorno in Piazza per la Carriera – che ha raccontato di essere stata travolta durante il trambusto venutosi a creare rimanendo ferita lievemente – e poi di un contradaiolo dell’Onda coinvolto nelle schermaglie. La turista, nel corso della deposizione, ha sottolineato come la disavventura vissuta l’abbia indotta ad andarsene prima del previsto dalla città, senza sporgere denuncia: un racconto formalmente contestato dall’avvocato De Mossi, in difesa del Nicchio, essendo stato reso telefonicamente alla Polizia alcuni giorni dopo i fatti,  a sommarie informazioni e non verbalizzato.

Di seguito ha invece preso la parola il contradaiolo imputato, il quale incalzato dalle domande del pm Sara Faina, ha raccontato quei concitati attimi, spiegando che il fronteggiamento  con la Torre di fronte all’imbocco di via Duprè si sarebbe originato in seguito all’aggressione subita  da un ondaiolo, colpito da un pugno. Il suo intervento si sarebbe reso necessario per difenderlo, un istinto, che come sottolineato dinanzi al giudice Mosti, “fa parte della tradizione e cultura paliesca insegnata ai senesi e contradaioli fin da piccoli”. Il ricordo delle fasi successive dello scontro, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, è sfumato, visto “il momento di forte emotività e adrenalina, in cui la lucidità viene meno” evidenzia l’imputato. Che dopo essersi riconosciuto un alcune foto proposte dall’accusa, in ultimo viene invitato dal giudice a confermare se alcuni nomi facessero parte della contrada.  Il processo continuerà a inizio dicembre con i testimoni delle difese: sono 14 in tutti, compresi alcuni consulenti di parte.

C.C

 



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