Procreazione assistita, l'Azienda Ospedaliera Senese racconta i risultati dei 20 anni dalle legge 40

Vent’anni fa veniva firmata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 40 sulla fecondazione assistita, per questa occasione l'Aou Senese ha dedicato un appuntamento per fare il punto sugli sviluppi e sui passi avanti fatti dalla ricerca

Di Redazione | 19 Aprile 2024 alle 17:00

A vent’anni dalla Legge 40 sulla procreazione assistita, l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha voluto condividere alcune riflessioni sull’evoluzione della Legge in questi due decenni e sulle sentenze della Corte Costituzionale, che hanno profondamente influito sulle scelte riproduttive delle coppie. Un incontro a tutto tondo che ha toccato molti aspetti da quello giuridico a quello clinico per dare una risposta a chiunque abbia problemi di fertilità e voglia accedere alla fecondazione assistita.

“L’avvocatessa Testa ci ha spiegato i miglioramenti apportati dalla Corte Costituzionale – ha detto il ginecoloco professor Giuseppe Morgante delle Scotte – mentre la professoressa Piomboni ha aggiornato sul destino degli embrioni che continuiamo a congelare. Infine la dottoressa Maielli della Regione ci ha ragguagliato sulle novità dei livelli essenziali di assistenza, che speriamo diano a più coppie, con minore spesa, la possibilità di accedere alla procreazione medicalmente assistita”

Il trend delle coppie che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita è in forte crescita per molte ragioni. Una pratica che va tutelata e che dà importanti risposte al dato della natalità in picchiata e al conseguente cambiamento sociale in atto. “Il numero di coppie tende ad aumentare sempre più, c’è una caduta della natalità e al contempo una ricerca della gravidenza in età più aanzata, e una difficoltà in più ad averla – aggiunge Morgante – noi come ospedale le Scotte abbiano il know how tecnico-clinico e la possibilità della ricerca, che rappresenta un vantaggio poi sulle procedure”.



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