Rete RE.A.DY, Mazzarelli: "Amministrazione Fabio decide di non rientrare nella Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni"

Mazzarelli: “Persa occasione per dimostrare discontinuità con giunta precedente”

Di Redazione | 2 Settembre 2023 alle 12:45

É stata durante il consiglio comunale odierno, un’interrogazione riguardante l’adesione alla rete “Ready” (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere). A presentarla, i consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Alessandro Masi, Gabriella Piccinni e Luca Micheli. All’interrogazione ha risposto il Sindaco Nicoletta Fabio, che ha spiegato di non voler aderire nuovamente alla Rete, riprendendo di fatto le motivazioni del 2019 e sostenendo che fosse inutile l’adesione ad un atto puramente simbolico e formale.

Era di pochi mesi fa l’appello della consigliera provinciale Giulia Periccioli e Greta Sartarelli (Arcigay Siena) : “Nuova sindaca di Siena come primo atto aderisca a rete Ready”La Rete Re.A.Dy riunisce 15 comuni della provincia (Abbadia San Salvatore, Asciano, Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Chiusi, Colle di Val d’Elsa, Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, San Gimignano, San Quirico d’Orcia e Torrita di Siena) non il Comune di Siena.

“Troviamo questa decisione in perfetta continuità con la precedente amministrazione – afferma Mazzarelli -, ma anche con il governo nazionale, che ha esasperato nella sua comunicazione istituzionale la retorica anti LGBTQIA+, sessista e reazionaria anche grazie alle recenti esternazioni del presidente del Senato su via Rasella e sull’accusa di stupro rivolta al figlio, o a quelle del parlamentare di Fratelli d’Italia Donzelli, riguardo alle affermazioni contenute nel libro del generale Vannacci. Quello che la sindaca non ha capito, e di questo ci dispiace, è che l’adesione alla Rete Re.a.dy non è un semplice formalità, ma la dimostrazione di voler nei fatti, e non solo a parole, lavorare con impegno e soprattutto in una dimensione di rete, per il contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. In generale riscontriamo a livello nazionale un clima preoccupante sui diritti e crediamo che occorrano strumenti efficaci per combattere fenomeni di omofobia, violenti, e razzisti – prosegue Mazzarelli -. Vedremo nelle azioni che il Comune intraprenderà in questo senso, se la sindaca sia davvero intenzionata, come dice, a combattere gli stereotipi e lavorare sul tema dell’inclusione: questa sarebbe stata un’occasione concreta per dimostrarlo, ma quello che è stato detto è ciò che temevamo da un’amministrazione di destra, nulla di nuovo sotto il sole. Adesso ci aspettiamo da parte di tutte le associazioni sensibili a questo tema e anche dalle altre forze politiche di minoranza un’azione politica forte di iniziative e controllo sull’operato dell’amministrazione Fabio”.



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