Riapertura, De Mossi: "E' necessario riniziare a produrre"

"Stiamo lavorando per capire quali filiere possono riaprire per prime, tenendo conto della sicurezza e della concorrenza"

Di Redazione | 17 Aprile 2020 alle 11:52

Riapertura, De Mossi: "E' necessario riniziare a produrre"

E’ stata molto incentrata sull’economia del territorio la consueta chiacchierata mattutina del sindaco con i cittadini: al centro del dibattito le condizioni per la graduale riapertura di imprese e attività.

Partendo però dai dati, sono 127 i casi totali di Covid-19 nel territorio senese, di cui 101 nel territorio della ASL e 26 alle Scotte.

Per quello che riguarda le mascherine, il sindaco ha comunicato l’arrivo di 1000 mascherine di cotone provenienti dalla Factory SRL di Fucecchio, che non sono l’equivalente di quelle certificate ma che il Comune sta pensando di sperimentare in quanto hanno la caratteristica di essere lavabili e riutilizzabili e sono comunque un filtro.

Per quanto riguarda invece i buoni spesa, è scaduto ieri il termine per le domande. Dal 21 aprile chi non ha avuto notizie su esito domanda potrà chiamare un numero dedicato
Eventuali anomalie buonospesa2020@comune.siena.it.

Dal punto di vista economico, la Regione, nella persona del presidente Enrico Rossi, è a lavoro con i rappresentanti del mondo del lavoro e gli enti locali per la riapertura, che dovrà in ogni caso essere accompagnata con adeguamenti strutturali e protocolli individuali per poter svolgere il lavoro in sicurezza e con la garanzia di protezione individuale

“Per quanto riguarda il nostro territorio – dice il sindaco De Mossi – stiamo lavorando per capire quali filiere possono riaprire per prime. Un tema importante è quello legato alla tipologia della categorie merceologiche. Se riteniamo delle imprese necessarie c’è tutta una filiera sottostante che magari non è considerata tale ma che è necessaria per approvvigionare le altre. La riapertura dovrò tenere contro di tre aspetti, il primo chiaramente è quello che riguarda la sicurezza e la salute, il secondo sulle condizioni di necessità e il terzo sulle concorrenza, perché riaprire in maniera graduale è legittimo, ma si rischia di provocare una indebita concorrenza tra categorie merceologiche che sembrano distanti ma in realtà possono essere agevolate e avvantaggiare da aperture anticipate”.



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