Robur, Scazzola: "Ancora un errore di attenzione decisivo"

Di Redazione | 8 Aprile 2017 alle 17:01

Robur, Scazzola: "Ancora un errore di attenzione decisivo"

Il tecnico della Robur Siena alla fine della gara con il Renate

“Abbiamo fatto bene il primo quarto d’ora, abbiamo sbagliato, poi come al solito non siamo riusciti a recuperare”. Questa l’analisi di Cristiano Scazzola, tecnico della Robur Siena, al termine della partita con il Renate. “La cattiveria – ha aggiunto Scazzola – deve essere diversa e ci deve essere per tutta la partita, per giocare a calcio e far risultati se non c’è attenzione sugli espiodi le cose si complicano. Diventa difficile recuperare, se fai gol nel primo quarto d’ora le cose cambiano”.

“Non c’è continuità – ha aggiunto il tecnico della Robur Siena –  dall’inizio dell’anno, avevamo avuto un miglioramento, poi oggi abbiamo fatto un passo indietro. E’ la quarta-quinta volta che prendiamo gol nei minuti finali, non è possbile”. Scazzola ha analizzato anche i cambi: “Vassallo era alla terza partita in poco tempo e faceva fatica, così come Saric. Steffè ha avuto i crampi al 60′. Stankevicius? Non era il suo ruolo, ma alla fine mi aspettavo qualcosa dalle rimesse o dai calci piazzati, ma non è demerito solo suo. Secondo? Arriva da tre giorni in cui aveva avuto un virus, con Grillo in mezzo speravo di creare superiorità in mezzo”.

“C’è stato un agonismo diverso – ha spiegato ancora Scazzola -, non abbiamo molti cambi e la fatica si è fatta sentire, ma non ci sono alibi. I play out? Abbiamo un vantaggio visto che l’Olbia ha perso, ma non guardiamo indietro. Il problema è che il Siena non può alternare questo tipo di prestazionui. Dobbiamo capitalizzare le occasioni e non possiamo concedere così a dieci secondi dalla fine del primo tempo. A questa squadra manca personalità, ma questo è il calcio: la gente se fai bene ti applaude, altrimenti fischia. D’Ambrosio? Non mi sembrava fallo da espulsione”.

“In vista di Lucca – ha chiuso Cristiano Scazzola – proviamo a recuperare qualcuno, ma inutile far discorsi, passiamo da una prestazione all’altra con troppa facilità, quando sembra di aver fatto un passo avanti ne faccamo subito uno indietro. Mi assumo le mie responsabilità da allenatore”.

“Non è facile giocare a Siena – ha detto il tecnico del Renato Luciano  Foschi – probabilmente quando ha certe ambizioni poi arrivati a questo punto della stagione diventa difficile giocare contro il Renate, che non ha niente da perdere. Bisogna che qualcuno si metta in testa che in Lega Pro in pochi si possono permettere trenta titolari. Si va incontro a delle difficoltà, giocare ogni tre giorni in questa categoria è troppo complicato. Ci sono tante soluzioni e sono anche molto semplici. La partita è stata equilibrata, siamo stati bravi nelle ripartenze, in questo momento gli episodi la fanno da padrone, dopo un minuto potevamo prendere gol. Dopo il vantaggio siamo stati bravi a reggere. Scaccabarozzi e le categorie superiori? Gli manca solo una squadra che lo chiami, è un giocatore di qualità e quantità. Se si fosse chiamato Scaccabarozzovic qualcuno lo avrebbe già preso”.

 

 

 



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