Salute, Scaramelli: "Disturbi del Comportamento Alimentare in Aula"

La mozione di Italia Viva oggi in Consiglio regionale

Di Redazione | 16 Gennaio 2024 alle 10:30

Salute, Scaramelli: "Disturbi del Comportamento Alimentare in Aula"

Come richiesto dal capogruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli in Conferenza di programmazione dei lavori oggi il Consiglio regionale della Toscana affronterà il tema del contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

“Il nostro gruppo, per primo, ha chiesto di ripristinare il Fondo per la cura stralciato dal Governo Meloni – spiega Scaramelli, che aggiunge – serve garantire ai giovani della Toscana e alle ragazze e ai ragazzi di tutta l’Italia cura e assistenza nei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”.

L’atto chiede alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo per ripristinare i 25 milioni di euro stanziati per il Fondo contro i disturbi alimentari. “Una vera e propria emergenza sociale -continua Scaramelli -. Sono più che raddoppiati i casi di anoressia e bulimia tra i giovani. Il governo Draghi aveva provveduto a stanziare fondi a sostegno delle famiglie che si trovano ad affrontare i disturbi del comportamento alimentare dei figli o delle persone care, mentre il governo Meloni che a parole si professa pro famiglia e pro figli anche stavolta dimostra, nei fatti, di non sostenere né le famiglie né i giovani”.

La Toscana vede l’attenzione verso i disturbi del comportamento alimentare con il Piano Sanitario Sociale Integrato Regionale (PSSIR) 2018-2020, che prevede la rete integrata di servizi sia territoriali che ospedalieri e lo stanziamento di risorse per il contrasto dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, 1.577.500 euro. “La salute, a partire dalle nuove generazioni, ha bisogno – conclude Scaramelli – di maggiori attenzioni e risorse, non di tagli. Di anoressia, bulimia, binge eating, picacismo e di tutte le sfumature meno conosciute dei Disturbi del Comportamento Alimentare si muore. La morte non arriva perché sono malattie incurabili, ma perché non sono disponibili cure tempestive ed efficaci”.



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