Un festival che si chiama “Non-Festival” e che ha come palco la strada stessa: riparte a San Quirico d’Orcia il ciclo di incontri “Magnifico Non-Festival sulla soglia”, promosso dalla vineria letteraria Vald’O. Un appuntamento diventato ormai simbolo di un modo diverso di fare cultura, all’aperto, seduti sulla soglia di un luogo di passaggio come la Via Francigena.
“La Francigena non taglia un territorio, lo tesse“, racconta Antonio Cipriani, ideatore del progetto insieme alla moglie Valentina Montisci di Vald’O. “La chiamiamo “soglia” proprio perché è un confine da attraversare, dove mondi diversi possono incontrarsi e dialogare”. Il tema di quest’anno è “Teniamoci da conto“, un invito alla cura reciproca e all’attenzione per le persone e i gesti che ancora oggi contribuiscono al bene comune. “In un’epoca dove umanità e attenzione sembrano sparite – sottolinea Cipriani – riscoprire il valore di questi gesti è quasi sovversivo”.

Tra gli ospiti della serata inaugurale di quest’anno, la cantautrice fiorentina Letizia Fuochi, voce e penna impegnata da anni nel raccontare storie di resistenza e di antifascismo attraverso la musica e la parola scritta.
“Per me è una missione – racconta Letizia Fuochi -. Quest’anno è stato particolarmente intenso: ho in uscita un nuovo disco dedicato proprio all’antifascismo e alla resistenza, e ho contribuito a due libri con racconti e prefazioni su questi temi. Poi è arrivato questo regalo da Vald’O, con il libro “Ritratti a viva voce”, che raccoglie le storie di chi, come me, è stato identificato come militante”.

Letizia Fuochi sottolinea l’importanza di continuare a parlare di resistenza oggi: “Raccontare l’antifascismo e la resistenza significa anche smontare l’idea che si tratti di storie lontane da noi, vissute da personaggi irraggiungibili. Erano uomini e donne come noi, ma con più abnegazione, più desiderio di costruire un futuro giusto. Credo che oggi sia ancora più necessario ricordarlo: il coraggio non è assenza di paura, è agire nonostante la paura. Riprendersi quelle radici serve a noi, per avere uno sguardo critico e per capire che la responsabilità è un dono. Attraverso le storie del passato possiamo continuare a esercitarla nel presente”.
Il “Magnifico Non-Festival sulla soglia” proseguirà per tutta l’estate con nuovi incontri, sempre in equilibrio tra cultura, memoria civile, musica e convivialità.