Sanità, Bezzini attacca il Governo: “Tagli gravissimi, servono più risorse per personale e strutture”

L’assessore regionale al cantiere della Casa di comunità di Rapolano: “Senza personale e fondi, le nuove strutture rischiano di restare vuote. Nella legge di stabilità servono risorse vere per la sanità pubblica”

Di Simona Sassetti | 28 Luglio 2025 alle 18:00

Un messaggio chiaro e diretto al Governo quello lanciato da Simone Bezzini, assessore regionale alla Sanità, in occasione della presentazione dei lavori per la nuova Casa della Comunità di Rapolano. Al centro delle sue dichiarazioni, la richiesta di maggiori risorse per il sistema sanitario pubblico e la denuncia di tagli giudicati “gravissimi”.

“Stiamo lavorando – ha detto Bezzini – nonostante i tagli del Governo al sistema sanitario pubblico, per cercare di migliorare i servizi e produrre innovazione, in particolare nei modelli di assistenza territoriale. Ci aspetteremmo un aiuto in più da parte del Governo: nel 2026 apriremo tante nuove strutture, ma queste avranno bisogno di personale, che stiamo già programmando e per cui ci stiamo attrezzando in vista delle assunzioni.”

Il punto, ha sottolineato l’assessore, è che a nuove strutture devono corrispondere nuove risorse, per poter garantire il funzionamento effettivo dei servizi. Una questione non solo organizzativa, ma strettamente economica: “Più personale significa anche più stipendi da pagare e più risorse per sostenere la sanità pubblica. Per questo ci aspettiamo che nella prossima legge di stabilità ci sia uno stanziamento aggiuntivo, proprio per far sì che nel 2026 tutte le spese per queste strutture possano essere coperte. Il Governo – ha concluso – deve fare la propria parte”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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