Santa Maria della Scala, De Mossi: "Tra settembre e ottobre il nuovo direttore"

Lavori al via di recupero e restauro della strada interna e di nuovi spazi espositivi: "Lo strumento ideale per la gestione è una fondazione con cda e comitato scientifico"

Di Redazione | 6 Luglio 2020 alle 12:58

Santa Maria della Scala, De Mossi: "Tra settembre e ottobre il nuovo direttore"

Sono stati presentati questa mattina i lavori di recupero e restauro della strada interna e di nuovi spazi espositivi nel complesso del Santa Maria della Scala.

Si tratta del più più grande intervento che il Comune di Siena abbia intrapreso da quindici anni a questa parte, prevede il restauro completo del tragitto ad oggi chiuso del percorso che attraversa il S.Maria denominato “la strada interna” che parte dalla Piazzetta della Selva per arrivare a Piazza Duomo, con annessi locali su di essa affacciati, e la realizzazione di una copertura in vetro strutturale della corte trecentesca detta “la Corticella” posta al termine della strada.

Il recupero è volto alla realizzazione di un museo multimediale della Via Francigena, che si svilupperà lungo la strada e in alcuni dei locali attigui. Verranno effettuati interventi di recupero e strutturali, restaurate tutte le superfici e le pavimentazioni e recuperati gli intonaci di pregio.

Tutti gli spazi saranno dotati di impianti meccanici, di climatizzazione e saranno a norma antincendio. I lavori sono finanziati dalla Regione Toscana attraverso il Piano Operativo Regionale (POR) Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 (Asse V). Il finanziamento totale approvato prevede un costo pari a € 5.059.990,08 di cui € 3.500.000,00 oggetto del presente intervento, il rimanente già realizzato negli interventi di messa a norma antincendio per l’acquisizione del Certificato prevenzione incendi dell’intero Complesso.

“Grazie a questi interventi si passerà da 1000 a 1800 visitatori come capienza massima del complesso, un’accoglienza significativa turistica e in termini di cultura – ha detto il sindaco Luigi De Mossi – Un’operazione che senza l’aiuto dei miei tecnici e della Regione Toscana non sarebbe stata possibile. Quando le istituzioni sono neutre rispetto alla politica e lavorano in contemporanea per obiettivi comuni, i risultati si vedono e arrivano. Un intervento di questo rilievo non era stato fatto a Siena da oltre 20 anni, questo dimostra che la sinergia ha funzionato e a goderne sarà la nostra città”

“Aver selezionato come capofila e come grande attrattore culturale Siena da un segnale forte, una scelta doverosa dal punto di vista degli investimenti della Regione. Il Santa Maria – ha spiegato la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni – sarà il centro di documentazione e informazione sull’intera via Francigena. Le vie Francigene sono interamente percorribili e promuovono un turismo lento, un turismo che non si concentra in città sovraffollate ma che si rivolge a luoghi da vivere con grande esperienza e nel rispetto delle norme”.

L’intervento essenzialmente si pone questi tre obiettivi principali:

– restaurare, conservare e valorizzare – attraverso un’operazione di restauro scientifico – gli ambienti sia da un punto di vista architettonico, che da un punto di vista storico-artistico e archeologico;

– dotare gli ambienti di adeguati livelli di sicurezza strutturale, delle tecnologie e dotazioni impiantistiche, di sicurezza e museografiche, compatibili con la conservazione del monumento e con un alto grado di reversibilità, capaci di concretizzare, rendere funzionali e immediatamente fruibili da parte della collettività le aree e interessate dal progetto.;

– documentare il trascorrere del tempo e del venir meno di alcune funzioni che hanno caratterizzato il complesso nel passato, testimoniato tramite il fascino degli spazi “dismessi” usati anche come vuoti nella dimensione architettonica e valorizzati attraverso un idoneo uso della luce.

I lavori saranno seguiti dal personale dell’ufficio tecnico del Santa Maria della Scala, coordinato dall’ing. Francesco Montagnani e dal direttore dei lavori arch. Caterina Biagini che saranno affiancati, per le discipline specialistiche sono affiancati da un gruppo di cinque professionisti esterni.

A margine della conferenza stampa, il sindaco Luigi De Mossi ha dato aggiornamenti sul futuro della direzione: “Appena la commissione di studio per la gestione finirà di scrivere lo statuto, tra settembre ed ottobre, potremo nominare un direttore”. La futura “governance” del complesso: “L’idea è di dare uno strumento di gestione efficiente e moderno, adeguato alle esigenze di un museo di questo livello, funzionale e autonomo – sottolinea – ovvero una una fondazione con un suo cda e un comitato scientifico, in grado di indirizzare il lavoro museale. Il Comune avrà sempre il timone, ci saranno delle garanzie”



Articoli correlati