Forni Sclavi, dopo la notizia dei licenziamenti che i sindacati definiscono “ambigui e con dubbie procedure individuali”, l’azienda senese è voluta intervenire affermando in una nota stampa come “tutti i licenziamenti intimati sono avvenuti per giustificato motivo soggettivo”. A queste parole hanno risposto nuovamente i sindacati: “Si parla di giustificati motivi, ma per noi sono senza senso – afferma a Siena Tv Roberto Giubbolini Flai Cgil – ci sono state contestazioni per cui ci poteva essere una risposta diversa. Il contratto nazionale non prevede licenziamenti di questo genere, abbiamo deciso così di impugnarli, non escludiamo le vie legali”.
“I licenziamenti sono arrivati in un momento molto complicato – aggiunge Gabriele Coppi Fai Cisl, che sottolinea i difficoltosi rapporti con l’azienda – Sclavi ha una storia importante a Siena e grazie allo sforzo dei lavoratori negli anni passati, col congelamento di ferie e permessi, si è dato continuità all’attività. Fra i lavoratori c’è sconforto, visto il momento. Questi stessi dipendenti in estate sono stati in cassa integrazione, dove l’azienda non ha anticipato. L’azienda dovrebbe ritirare i licenziamenti, visto il contesto, è una situazione che non va sottaciuta”.