Scotte: più di 50 ricoveri per Coronavirus, ricostituita bolla Covid

Riuniti i referenti della Covid Unit per fare il punto su una situazione reputata dal dg Giovannini "seria e preoccupante", determinata dall’incremento dei ricoveri, e definire la strategia per i prossimi giorni, in cui sono attesi ulteriori incrementi di ricoveri

Di Redazione | 27 Ottobre 2020 alle 19:25

Scotte: più di 50 ricoveri per Coronavirus, ricostituita bolla Covid

La direzione aziendale dell’Aou Senese ha riunito i referenti della COVID Unit dell’ospedale Santa Maria alle Scotte per fare il punto sulla grave situazione determinata dall’incremento dei ricoveri COVID-19, definendo la strategia per i prossimi giorni, in cui sono attesi ulteriori incrementi di ricoveri.

“La situazione è seria e preoccupante – afferma il direttore generale, Valtere Giovannini – e se il trend di aumento dei ricoveri non si dovesse arrestare dovremmo rimodulare alcune attività assistenziali. Alla luce della continua evoluzione dell’emergenza – prosegue Giovannini – vista la crescente necessità di ricovero di pazienti COVID positivi, oggi arrivati a oltre 50, rendendosi necessario liberare il piano 1s del lotto DEA, abbiamo spostato il reparto di Osservazione Breve Intensiva dal piano 1s del DEA al piano 2s del lotto III. E’ stata quindi ricostituita l’intera bolla COVID e aggiungo anche che abbiamo già raggiunto lo stesso numero di ricoveri presenti nel picco della scorsa volta”.

Si ricorda inoltre che, a seguito della recente ordinanza regionale, non è consentito l’accesso dei visitatori dei pazienti, salvo che in caso di pazienti particolarmente fragili che potranno essere visitati da un parente o congiunto per tempi molto contenuti.

“Stiamo facendo di tutto per mettere in sicurezza l’ospedale – conclude Giovannini – anche se è molto più difficile rispetto ai mesi scorsi perché il forte numero di contagi all’esterno si ripercuote anche sui professionisti e sui pazienti perché ognuno può avere un familiare o un contatto stretto Covid positivo con cui è entrato in relazione e, considerando l’alta percentuale di asintomatici, diventa davvero difficile riuscire a tutelare al meglio tutti. Noi continuiamo con le nostre attività di screening, che vengono ancora più intensificate, ma è sempre fondamentale la collaborazione di tutti per il rispetto delle principali indicazioni: lavarsi le mani, usare correttamente e sempre la mascherina e distanziamento sociale”.



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