C’è lo zampino dell’associazione Amici della Pinacoteca Nazionale di Siena nel restaura di un’ opera lignea di proprietà privata che per 15 anni sarà visibile al museo senese di via San Pietro. Si tratta di una rara e preziosa testimonianza della scultura senese, in legno dipinto, un inedito attribuibile a Neroccio di Bartolomeo de’ Landi, casualmente rinvenuto a Siena nell’antico Ospedale di San Lazzaro, oggi residenza privata, lungo la Via Francigena fuori Porta Romana.
“Il nostro ruolo è importante – dichiara Donatella Capresi, presidente dell’Associazione Amici della Pinacoteca Nazionale di Siena – solo grazie alla presenza degli Amici della Pinacoteca di Siena e ad altri finanziamenti era possibile questa operazione, la Pinacoteca essendo una istituzione pubblica non può intervenire su restauri di opere privati”
Giace come se dormisse sul tavolo di lavoro delle restauratrici, la scultura lignea che potrebbe raffigurare un santo martire, un giovane imberbe con i capelli riccioluti ridipinti di biondo e un incarnato olivastro dovuto forse ai viraggi delle vernici: “L’opera è datata tra il 1470 e i 1500, la veste ha delle ridipinture ad olio di lino attribuibili all’ottocento” nota la restauratrice Sofia Oliveti.
Il comodato d’uso di 15 anni ci dà il tempo dello studio, del restauro e della fruizione e conferma il ruolo di spicco dei musei nazionali di Siena nella ricerca in storia dell’arte e storia del restauro in rapporto stretto con l’Università di Siena. Un capolavoro sconosciuto dell’arte senese sarà portato alla conoscenza e al godimento della cittadinanza: “Siamo felici di accogliere questa iniziativa degli Amici della Pinacoteca – conclude il direttore della Pinacoteca Axel Hémery – possiamo mostrare un work in progress, il restauro ci aiuta a scoprire la storia materiale e non solo di questi oggetti di culto che sono opere d’arte”.



