Scuola, gli insegnanti precari domani dal sindaco De Mossi

"C'è stata la stabilizzazione dei precari della sanità, ora aspettiamo anche quella dei precari della scuola, entrambi sono i pilastri della società"

Di Redazione | 20 Luglio 2020 alle 20:02

Scuola, gli insegnanti precari domani dal sindaco De Mossi

Dopo Tajani, Ceccardi e Giani, ad incontrare gli insegnanti precari sarà il sindaco Luigi De Mossi. (Leggi qui) “In questo periodo ci siamo mossi, ognuno nelle proprie province, per incontrare gli esponenti politici del territorio”, spiega a Manola Terzani del direttivo di Siena ai microfoni di Siena Tv.

L’incontro è fissato per domani mattina e avverrà più o meno allo stesso modo degli altri, con tanto di consegna del documento nel quale gli insegnanti del direttivo da una parte sottolineano le criticità del sistema scolastico, dall’altro chiedono alla politica, attualmente impegnata nella campagna elettorale, di fare qualcosa.

“Noi chiediamo la revisione dei criteri delle nuove graduatorie, che sono cambiati e vanno a sostituire quelli che erano validi fino ad ora: la macchina sarà farraginosa ,bisognerà reinserire tutto daccapo. I titoli di studio presi non varranno più niente. Noi abbiamo fatto delle scelte formative sulla base di quei criteri, è anticostituzionale la retro-attività. Ad esempio, chi si è laureato con la lode è equiparato a chi ha ottenuto punteggi più bassi”. “Cosa può fare la politica? – continua Manola Terzani -. Bloccare questo tipo di concorso, è già successo”.

Il fatto che siamo in piena campagna elettorale potrebbe essere uno strumento in mano sia degli insegnanti che degli stessi politici. Da una parte c’è chi fa promesse, cercando di farle il più appetibili possibile, dall’altra c’è chi sfrutta questo momento di ricerca dei voti per avere risposte, sperando che le parole lascino subito spazio ai fatti concreti.

“La guerra è guerra – ammette -. Noi siamo apolitici e apartitici, ma noi giochiamo la nostra partita. Vediamo cosa sono disposti a darci in virtù di una giustizia sociale, di una parità sociale che non dovrebbe neanche messa in dubbio in un Paese democratico. C’è stata la stabilizzazione dei precari della sanità, ora aspettiamo anche quella dei precari della scuola, entrambi sono i pilastri della società – conclude -. Giochiamo una partita a scacchi, vediamo chi sarà più scaltro”.



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