Scuola, la Dada conquista il Bandini, da febbraio parte la rivoluzione anche a Siena

Aule personalizzate, laboratori, armadietti colorati e studenti sempre in movimento fra una classe e l’altra, per la prima volta anche in una scuola di Siena arriva la Dada

Di Simona Sassetti | 22 Novembre 2023 alle 17:00

Da febbraio all’Istituto Sallustio Bandini sembrerà di essere in una scuola americana quella fatta di aule personalizzate, laboratori, armadietti colorati e studenti sempre in movimento fra una classe e l’altra. Per la prima volta anche a Siena ci sarà un Istituto che utilizzerà la DADA, acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento, una concezione dello spazio scolastico all’americana elaborato attraverso la valorizzazione delle aule e di una nuova organizzazione logistica. Gli studenti si muoveranno fra le classi in base all’orario delle lezione e raggiungeranno i docenti nelle aule della materia: gli spazi verranno allestiti ed arredati secondo il profilo professionale dell’insegnante e in base alla materia di insegnamento. I docenti potranno preparare e personalizzare l’ambiente di apprendimento con i materiali necessari che arriveranno grazie all’uso dei fondi del Pnrr. A spiegare la novità è stato il dirigente scolastico Alfredo Stefanelli, il quale ha evidenziato che ci saranno moltissimi vantaggi come la riduzione dei tempi di trasferimento-docente fra le aule nei cambi ora, il maggiore benessere a scuola da parte degli studenti che muovendosi scaricano la tensione e riattivano l’attenzione. “Faremo a breve delle simulazioni, ma sia i docenti che i ragazzi hanno appreso la novità con grande entusiasmo – ha affermato Stefanelli- , sarà una vera rivoluzione”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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