Sena Civitas: "Ma davvero De Mossi è un Sindaco civico?"

"Del civismo che lo ha portato in comune nel 2018 è rimasto poco o nulla" scrive Sena Civitas

Di Redazione | 18 Febbraio 2022 alle 13:00

Sena Civitas: "Ma davvero De Mossi è un Sindaco civico?"

“La domanda è tutt’altro che peregrina considerati tutti gli abbandoni che lo hanno visto coinvolto e protagonista. Per ultimo quello delle dimissioni dell’Assessore Sara Pugliese rappresentante in giunta della lista Siena Aperta. Come non ricordare poi la decimazione proprio della lista del Sindaco “Voltiamo Pagina”, l’uscita della lista SPQR rappresentata da Massimo Sportelli e quella antesignana di Sena Civitas in forte critica sui metodi, mentalità e gruppo dirigente. Certo, nessuno può dire che De Mossi sia stato iscritto ad un partito, abbia fatto vita di partito, sia nella prima che nella seconda repubblica. Tuttavia non ne è stato estraneo visto che ai tempi d’oro ha reso disponibile la sua professionalità per un consiglio di amministrazione. Ma questo non fa certo di lui un uomo legato ai partiti, casomai prestato, ma neppure un civico nel senso pieno della parola“. Si apre così il comunicato di Sena Civitas che si interroga sulla natura civica del sindaco di Siena Luigi De Mossi, che riportiamo integralmente.

“In verità De Mossi si definisce e si presenta come civico alla campagna elettorale del 2018, sostenuto dai partiti di centrodestra e dalla sua lista civica. Al ballottaggio diviene capace di coagulare attorno a se sia i movimenti civici da tempo organizzati, sia ambienti e interessi che avevano soggiornato a lungo nelle precedenti sedi del potere, resisi poi motivo di rottura con i civici; ambienti che avevano covato un’ansia di rivincita a seguito delle fratture avvenute prima e dopo la “caduta degli dei” al Mps, la crisi della banca, le dimissioni di Ceccuzzi da Sindaco, l’arrivo del Commissario e un’opaca gestione Valentini. Oggi assistiamo, da parte di molti legati anche trasversalmente al potere , ad un tentativo dell’ultima ora, spesso goffo, di inseguire il civismo magari per fare compagnia a partiti o a liste civetta di partiti camuffati da civici. Ritornando a De Mossi, nel 2018 è bravo a raccogliere e interpretare le diverse ansie e pulsioni presenti: da quelle di cambiamento, di mandare a casa il Pd, a quelle di occupare il potere rappresentato dal Comune”.

“Ad elezioni vinte si crea intorno a lui un cerchio di uomini del passato che lo protegge, lo tutela e cerca di indirizzarlo, di cui ovviamente non fanno parte le forze civiche. E veniamo al processo di rottura pubblico tra De Mossi e le forze civiche – scrive Sena Civitas – Politicamente, il primo riguarda sicuramente l’operazione attrattiva dell’Assessore Appolloni per creare un solco con Sena Civitas, voce libera e fastidiosa che nessuno poteva e può mettere a tacere con i soliti metodi perchè rifiutati, nella convinzione “errata” che Sena Civitas non avrebbe retto l’urto. Poi, non temporalmente, il dimissionamento di Sportelli in cui si palesa con evidenza la tecnica del Sindaco del non dire ma di cercare di far pensare, utilizzata anche nella replica alle dimissioni dell’Assessore Pugliese; tecnica in quest’ultimo caso rivoltaglisi contro”.

“Insomma vedremo come si presenterà da civico all’appuntamento del 2023… certo è che del civismo che lo ha portato in comune nel 2018 è rimasto poco o nulla – conclude la nota – Un tripudio di abbandoni che la dice lunga sulla sua capacità di costruire e tenere insieme. Anzi probabilmente motiva proprio coloro che intendono stargli lontano e vogliono costruire un’alternativa ai suoi metodi ma anche al suo programma che se c’è è ancora da capire”.



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