In preda alla disperazione per una situazione economica difficile, una donna residente a Vico Alto fino al 2014 aveva deciso di prostituirsi in casa, così da poter mantenere i figli, all’insaputa del compagno: il Tribunale di Siena ha però condannato l’uomo per sfruttamento della prostituzione e induzione, sostenendo che lui fosse in realtà a conoscenza dell’attività della donna e favorevole.
L’uomo, difeso dall’avvocato Duccio Panti, è stato condannato a 1 anno e 6 mesi, pena sospesa. Non è bastato alla difesa dell’imputato richiamare una sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce che in caso di scelta volontaria nel volersi prostituire, le accuse di sfruttamento possono decadere.
C.C