L’Arco di Fontegiusta, all’altezza di via Camollia, è pronto a essere restaurato grazie a una collaborazione tra Comune di Siena e l’associazione Kamullia Ets. La Giunta ha approvato lo schema di un patto che affida all’associazione la cura, la manutenzione e il restauro del monumento, che rappresenta uno dei punti di accesso più riconoscibili della città e un esempio rilevante del tardo manierismo senese.
La storia recente dell’Arco di Fontegiusta è stata oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione. Nel marzo scorso, infatti, il Comune aveva acquisito formalmente al proprio patrimonio il bene, tutelato ma non censito catastalmente, al termine di una ricostruzione documentale. Le ricerche d’archivio non hanno permesso di trovare atti che attestassero il passaggio di proprietà dal precedente ente proprietario, la Compagnia di Fontegiusta, la quale, tramite il priore del rione, ha chiarito di non vantare più alcun titolo di proprietà del bene. Di qui la decisione dell’amministrazione: assumere la titolarità dell’arco e garantirne la conservazione.
Il monumento era stato costruito nel 1589 proprio dalla Compagnia di Fontegiusta, con l’intenzione di valorizzare la facciata della chiesa situata al termine della strada. Oggi l’arco, con il suo fastigio di coronamento – una nicchia centrale incorniciata da lesene e sormontata da un timpano triangolare spezzato con due volute laterali –, resta uno degli elementi architettonici più distintivi della zona.
Il nuovo patto di collaborazione segue il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione, consentendo ai cittadini e alle associazioni di intervenire direttamente per la tutela del patrimonio comune. In questo contesto, Kamullia Ets si è proposta di occuparsi della sistemazione delle facciate e del restauro dell’arco, utilizzando risorse proprie, secondo un progetto che dovrà rispettare le indicazioni degli uffici competenti e le normative sui lavori pubblici.
La Soprintendenza archeologica ha già autorizzato l’intervento, che sarà seguito dal Servizio Patrimonio del Comune con il responsabile Francesco Grassi. L’atto, approvato all’unanimità dalla Giunta e dichiarato immediatamente eseguibile, punta ad avviare in tempi rapidi il recupero di uno dei monumenti simbolo di Siena, nato per essere valorizzato e oggi pronto a essere restituito alla città.