Siena Aperta: “Ascolto e proposta, no ai sondaggi con secondi fini”

Di Redazione | 7 Maggio 2018 alle 16:24

Siena Aperta: “Ascolto e proposta, no ai sondaggi con secondi fini”

“Realizzato un sondaggio nel 2016: quella la base del nostro programma”

“C’è sondaggio e sondaggio. Ci sono indagini demoscopiche fatte a fini meramente elettorali e ci sono quelle fatte come reale strumento di ascolto dei cittadini, dei loro disagi e necessità: non per indirizzare le opinioni e sperare che poi si riesca anche ad indirizzarne il voto, ma per costruire il programma elettorale sui bisogni reali della città”.

La lista Siena Aperta interviene nel dibattito politico cittadino, in vista delle elezioni comunali a Siena del 10 giugno. “Ascoltare, quindi proporre – continua Siena Aperta -: questo è stato l’inizio del percorso elettorale di Siena Aperta che, nell’estate del 2016, realizzò un sondaggio (ben documentato e trasparente nei metodi e numeri usati), coinvolgendo ben ottocento senesi su problemi, necessità, urgenze e questioni da risolvere, oltre che sul futuro da disegnare per la città. Lavoro che fu presentato durante un affollato evento pubblico e da cui scaturì una pubblicazione poi distribuita alla cittadinanza. Una base solida da cui il nostro lavoro programmatico verso le elezioni amministrative è partito; un percorso, anche complesso, che ci ha portato a raggiungere già due grandi risultati di cui andiamo fieri: essere fra i fondatori dell’unica forza civica aggregante presente a queste importantissime elezioni cittadine; completare un piano strategico per la città e un robusto, dettagliato e organico programma di governo, a supporto della candidatura a sindaco di Massimo Sportelli.

Questo ascolto diretto, senza altri fini, è l’essenza “civica” della nostra lista”. “I sondaggi effettuati – prosegue Siena Aperta – in queste ultime settimane ci appaiono invece come strumenti per confondere e illudere i cittadini: fumo negli occhi. Cortina fumogena che è necessario disperdere attraverso proposte serie e, appunto, consolidate, rispettose dei reali bisogni e disegnate attraverso un ascolto reale, senza fini elettorali, ma nella concretezza della quotidianità e riguardanti problematiche di tutti i cittadini. Decoro urbano, lavoro, cultura, disagio sociale sono state le priorità chiaramente emerse da quel tipo di sondaggio, realizzato “in tempi non sospetti” nell’estate del 2016. Questo il metodo e queste le priorità del programma di Siena Aperta, senza numeri affabulatori, per un’amministrazione che sappia conoscere e affrontare le esigenze dei propri cittadini senza perdere la visione e il coraggio, nel solco della tradizione senese, di pensare e progettare un futuro sempre migliore per la nostra città”.



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